Ma quanto è destabilizzante un martedì in Champions? Con tutte le mie paturnie di inizio settimana…

Ma che vi incazzate?
Ma avete capito o no che quello è il BAYERN MONACO?
Che siano messe al bando le critiche, please, ho le ovaie depresse e leggo i commenti col pigiamino di flanella.
Mi hanno fatto invecchiare di colpo.

Il Bayern Monaco, ha portato alla luce solamente la realtà dei fatti: so’ superiori e hanno milioni da spendere … gli unici problemi che ho riscontrato.

Potrei affermare di aver assistito alla partita più brutta del mondo, però non sono scema e ho visto benissimo che la Lazio non è entrata in punta di piedi nell’Olimpo del calcio europeo.
E se questa è l’alternativa al campionato, ridateci la Champions subito!

Che poi, ok che sono in vena di sfoderare ‘sti discorsi mielosi sui buoni sentimenti, sull’orgoglio, però….

….Ciò che avevamo perso in credibilità dietro mille irrealistici proclama di chissà quale speranza, lo abbiamo guadagnato in offese becere sui social ingiuste, a tratti, ma ampiamente previste.

Sono disposta a qualsiasi tipo di comprensione, non credo –comunque– a coloro che sostengono di aver provato una così grande delusione…
Talmente grande da scodellare commenti che toccano le più alte vette di trash. Che ci starebbero pure, se non fosse che l’avversario da battere era il Bayern Monaco in casa del Bayern Monaco.

Per cortesia!
Mi è dispiaciuto tantissimo, giuro, lo stesso però non avevo rinunciato al bagno nel vascone di realismo.

L’ottimismo è cosa buona e giusta. Per questo, una parte di me, ha imparato ad aspettare i piccoli miracoli sportivi.
L’importante è crederci. Quante volte posso dire «maccchedavero»?
Non sono incazzata e non sono appiattita di botto.
Riconosco solo il calibro di Sir Harry Kane e compagnia cantando, perciò rimango basita davanti ad alcune scemenze drammatizzate di una tifoseria diventata poco empatica.

Ma veniamo al clou della chiacchierata, che non erano gli sproloqui, s’intende.

Il cammino europeo della Lazio termina a Monaco di Baviera agli ottavi di finale. Amaro in bocca per i biancocelesti che avevano vinto l’andata all’Olimpico e per il clamoroso errore di Immobile sullo 0-0 all’Allianz Arena che poteva cambiare la storia della partita. Forse, o almeno dice così chi cerca un capro espiatorio.

Guendouzi mi fa impazzire e lo reputo quasi sempre, in questa stagione, uno dei più combattivi e, anche ieri, non mi è dispiaciuto affatto. Ecco, l’ho detto. L’ho trovato di pancia, più attento alla sostanza che alla forma. E l’ho apprezzato.
Il migliore della Lazio. Lotta su ogni pallone e si è fatto vedere anche con iniziative in fase offensiva.

Felipe Anderson, il più positivo dell’attacco laziale. Ha avuto qualche guizzo in un reparto, ahinoi, poco emozionante. Ultimamente ci hanno abituati male, con palloni buttati a caso, che finisco con l’approvare il low profile.

Non concentratevi troppo sugli errori dei singoli, non rimproverate e non fatelo soprattutto mentre guardate una potenziale porcheria, che poi in fondo, non è stata.
Perché ognuno può credere quel che vuole, che avevamo diritto al “miracolo”, che ogni felicità è concessa, anche quella irragionevole, anzi, specialmente quella irragionevole.
In questo lungo rifacimento del prototipo “Può succedere anche a te“.

C’è tutto, ed è tutto pronto a farci essere il pubblico dall’imprecazione facile, ma ingiustificata.
Oh, è il Bayern Monaco, la squadra di successo mentre quelle altre raccontano gli insuccessi e pigolano.

Grazie per un’emozione fugace.
A prescindere da quanto è durata, a prescindere da quanto sia stato più o meno definitivo…provare emozioni belle ne vale comunque la pena.

Baci baci, Xoxo 💋

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