Ciao, dovete sapere che la solita logorroica-convulsiva propensa al commento-mappazza, oggi ha lasciato il passo a ‘na certa vena “friccicherella“.

Allora, ci sono alcune cose così noiose che tocca faticare parecchio per scrivere un commento e ce ne sono altre che le parolacce te le tirano proprio fuori.
Ma una sequela che non avete idea.

Che un calciatore si faccia male, ci sta.
Non è colpa di nessuno, nessuno ha la palla di vetro o possiede arti divinatorie.
Che una squadra perda un pezzo importante per un paio di settimane, ci sta pure quello.

Ma che tutti noi siamo invitati a fare una gitarella sulla montagna del sapone, ciclicamente, ci sta un po’ meno.

Sto parlando di CIRO IMMOBILE che ha vissuto un 2022 horror per colpa di un infortunio, partita contro l’Udinese intorno a metà di ottobre… Che lo aveva costretto ai box fino dopo la pausa per il Mondiale.
Gli infortuni sono cose di tutti i giorni nel calcio, ci sta. Quello che non ci sta, invece, è tutto il resto.
A metà gennaio Sarri era ancora nei guai: non aveva un altro attaccante.
Una maledizione. Un altro stop per Ciro.

Metà gennaio in pieno calciomercato di riparazione.
Che Lotito non fermi Tare, anzi, che finga addirittura stupore di fronte alle bordate che Sarri lancia, mi ha sempre lasciato basita.
Tipo la triste constatazione: La Lazio è l’unica squadra in Europa a non avere un secondo centravanti di ruolo.

Questa stagione è stata decisamente la peggiore per Ciro, uno così il derby se lo sarebbero MANGIATO.
Ed è per questo che mi ci inca*zo e mi faccio venire i travasi di bile.

Domenica , però, qualcosina avevo già iniziato ad intuirlo osservandolo attentamente in panchina.
Perché, de ‘sti tempi, il pallone lo fa la moneta sonante, non certo il romanticismo.

E se il romanticismo mi ha dimostrato che devi sempre butta’ il cuore oltre l’ostacolo, Ciro sta per tornare e riuscirà a tirare fuori il suo meglio.
Proprio per il rush finale e senza la pressione di dover spericarsi su più fronti.
E spero che il suo rientro sulla scena sia definitivo.

Ha saltato la seconda stracittadina della stagione, a causa dell’ennesimo problema fisico.
Lui però non molla e così, immediatamente dopo la sfida contro la Roma, nel primo dei due giorni di riposo concessi da Maurizio Sarri, era a Formello per proseguire il recupero.

Obiettivo : la sfida contro il Monza con cui ripartirà il campionato.

Vorrei parlare della poraccitudine di alcune cose in merito alla Nazionale, ma mi faccio coraggio perché so che il disagio dilagante è appena ricominciato, indi per cui, vado avanti. NEEEXTTTT!

Ma a parlarne chiaramente, del rapporto tra Immobile e la squadra Azzurra, c’ha pensato Marco Sommella, suo agente, e lo fa senza peli sulla lingua:
«Immobile in Nazionale? L’unica cosa che ha sempre fatto Ciro sono i gol. ‘Sto ragazzo è stato bistrattato, a volte è stato attaccato ma qui Corvino (resp. area tecnica del Lecce) ci può dire che di Vlahovic italiani non ne abbiamo. Ciro purtroppo ha anche le sue colpe, lo scorso anno a Palermo era capitano. Con la Macedonia fu una tragedia calcistica, anche perché veniva dopo l’altra tragedia contro la Svezia a San Siro. Ha vinto l’europeo, una scarpa d’oro e quattro volte il titolo di capocannoniere. Nessuno ha fatto i numeri che ha fatto lui, gli dico spesso che si ricorderanno di lui quando smetterà. Se Ciro si ferma sono problemi per tutti »

Monza è la partita su cui vorrei dire di più, che ha tutti i presupposti per appassionarmi, soprattutto in merito alla classifica, non è affatto malaccio.
Ma che ci stanno centellinando in modo così inverosimile che è come una serie tv con la seconda stagione in onda a 2 anni dalla prima.

Mi butto e seguo le sue sensazioni, tanto di pali in fronte non è mai morto nessuno, mal che vada, mi sarò sgolata in preda a furibonde emozioni e un paio di imprecazioni che fanno sempre bene alla salute.

Cioè, ci siamo sciroppati tutte le ansie tra campionato e Conference, mo’ fatemi rivede’ Ciro.

Buona primavera! Anche se già sento i pollini in lontananza pronti a rovinarmi le giornate per du’ mesi.

Baci baci, Xoxo.

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