Allora, partiamo dal fatto che Sergio Ramos non gira dalle parti di Formello e che il grande colpo dell’estate portava il nome di Alessio Romagnoli, a metà con Provedel e con trequarti di Casale.
Dopo le tante annate con protagonisti decisamente spoetizzanti, mi sentivo tipo quando vai ad una rimpatriata coi compagni di scuola e ti presentano i rispettivi “congiunti”.
Te ne presentano una vagonata tutti in una volta e non solo non ti ricordi i loro nomi ma finisci per non ricordarti manco il tuo, dunque, mi ero aiutata con Google e Wikipedia.
Centrale spagnolo classe 2000, Mario Gila è costato a Lotito circa 6 milioni con il Real Madrid che conserverebbe un 50% in caso di rivendita. Ha giocato nella Serie C spagnola con la maglia del Real Castilla – in precedenza Real Madrid B– Ancelotti lo fece comunque debuttare in prima squadra.
‘Nsomma…. Sarri ha adottato la filosofia del “no pressure” e lo ha ripetuto più volte in conferenza stampa.
Certo, prendendo in considerazione il club di provenienza, le aspettative non possono che essere alte.
Allora, ve lo dico subito, io alla lettura di alcune apologie su di lui non credevo tantissimo, perché la puzza di baraccumi si sentiva forte e netta.
Ma diciamo che preferisco pensare che il teatrino social sia sempre fonte inesauribile di show. Ed in questo immenso circo, fu il turno pure di MARIO, passato inizialmente inosservato perché l’attenzione era concentrata su Romagnoli.
Dalle note scritte questa estate, mentre mi sperticavo tra condizionatore e ventilatore, mi porto via l’appurata fisicità di un calciatore forte che bada poco alle formalità e tanto alla sostanza.
Nel frattempo il catalano nato a Barcellona si è rifatto il look e si prepara per tornare in campo dopo le feste.
Chiariamo: anche se l’approccio in Serie A è quasi impalpabile, il resto non è da cestinare.
Spazio, dopotutto, l’ha trovato in Europa League dove ha giocato titolare nelle prime 5 partite del girone. (Concluso in Olanda contro il Feyenoord)
La Lazio, chiudendo al terzo posto il Gruppo F, è finita in Conference League, competizione in cui Gila potrebbe trovare una forma di continuità utile a favorirne la crescita.
In campionato non ha ancora esordito dal 1′ minuto, 4 presenze da subentrato contro Sampdoria, Cremonese, Spezia e Juventus.
Faccia da figurante in Gangsta’s Paradise e grezzo, sicuramente deve affinare le marcature e soprattutto l’intesa coi compagni.
Qualche piccola boiata l’ha commessa sì, ma contro il Midtjylland, dai… Puntare il dito contro di lui sarebbe troppo comodo, a tratti indecente.
Niente supercazzole infinite, io sono esausta degli intrecci mentali. E meritiamo una tregua dai teatrini con i quali c’hanno ammorbano dal metaverso Qatar2022.
Del resto….. Cosa penso di Mario…
Credo sia un elemento puramente incidentale, anche se non fatico a credere nel suo potenziale e mi è sembrato abbastanza evidente.
Al momento dico ok, con la consapevolezza che non è nulla di diverso da altro già visto. Tipo Patric.
Per quanto si possa essere maturi a 30 anni, lo si può essere anche a 22 se hai la la base di un giocatore solido e lo dico senza perplessità alcuna.
Insomma, sento che ‘sto Gila ci regalerà di quelle gioie, ma di quelle gioie che potrebbe essere il colpo di scena immediato che meriteremmo.
Immagino che tra lui, Patric e Luis Alberto sentiranno una cadenza spagnola così marcata che Formello sembrerà il set de IL SEGRETO con Donna Francisca.
Ho anche la sensazione che, nonostante lo stile ‘tamarroide’ aka un po’ spartan race, sia un bravo ragazzo pronto a lavorare, in primis su sé stesso, mettendosi a disposizione di Sarri.
Non vorrei fossero le ultime parole famose, ma sembra un calciatore vagamente simile ad un qualche concetto di gioco.
Sarà solo una flebile speranza dopo quell’oceano di DISAGIO che genererà l’inizio del percorso in Conference?
Adesso ho solo GOOD VIBES…. Ma non odiate la messaggera, semmai il messaggio…. E poi è quasi Natale, dunque, sono più buona anche io.
Simplemente, Xoxo.