Io credo che Felipe Anderson sia in assoluto uno dei calciatori più pazzeschi visti a Formello nell’ultima decade. E non voglio sminuire nessuno – s’intende-figurarsi stra-amo praticamente tutti.
Ma lo dico anche se so di essere impopolare per qualcuno, lo dico sinceramente a schiere di tifosi su Facebook, in faccia alle perculate, agli spernacchiamenti che ho ricevuto in questi anni.

Sono convinta che PIPE sia tra migliori che abbiamo visto passare in biancoceleste, nonostante l’apparenza da ragazzo fragile ed insicuro.

Ho aperto le porte alla bellezza e lui è tornato.
Le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute (Ciao Hoedt) , a meno che non si chiamino Felipe Anderson.
Ma che meraviglia è quando praticamente non ti aspetti in caz*o di niente e la vita, invece, ti sorprende?
Sono sempre stata una grande estimatrice del brasiliano, tanto è che spesso avevo lanciato pure l’hastag #AndersonLover.

Avevo capito: prima o poi ‘avrebbe regalato certe gioie gaudio, di quelle gioie che, un cavallo di ritorno è ‘na bellezza.
Dedicato a tutti coloro del “CAVALLO DE RITORNO FA SEMPRE ‘NA BRUTTA FINE

Si è mostrato senza armatura né maschere, è sé stesso nel bene e nel male.
Figuriamoci nell’universo calcistico dove ci hanno abituati ai tattoo cafoni, tagli di capelli egocentrici e campioncini narcisi.

Era PIPE quando ci strappava una standing ovation random, era PIPE quando ci faceva partire l’embolo, era PIPE quando si dava la zappa sui piedi.
E qui muore ogni termine di paragone :
Penso ci sia la quiete dopo la tempesta. 
Anderson non è il fenomeno di un giorno, non è una cosa conosciuta:  È.  Semplicemente È.

Oggi rispolveriamo il manuale della seconda chance Formelliana, per capire che c’è lui al centro dell’attenzione pure di Sarri.

Un’altro, al posto suo, pur di schivare le critiche con l’orgoglio a bomba, avrebbe intrapreso la strada più semplice e cioè mandare a fare in culo tutti via social abbracciando il baraccume molesto (Keita do you remember? ) , avrebbe postato qualche storia su Instagram col dito medio in mondovisione.
Se non puoi combattere il gossip-cringe unisciti a loro… Ma non Pipe.
Ha sempre risposto sul campo e non ha mai scambiato la visibilità col menefreghismo.
Mai una parola fuori posto, mai una presa di posizione imbarazzante.

Abbiamo conosciuto un ragazzo completamente proiettato sul gioco alla brasiliana, guizzo, palla a terra, piedi boni.
Il peso di cotanta bellezza si paga però con la continuità, ma che Iddio o chi per lui, preservi i giocatori funambolici sempre in buona salute!
Al bando, dunque, i crismi della staticità. Quello che era ieri non sarà più domani.
O forse, semplicemente, evitate di cercare un filo logico.

Basta solo aspettare, conigli dai cilindri ne tirerà fuori ben donde.
E penso che il ritorno di #FA7 sia stata una delle cose migliori successe là dentro.

Ho simpatie ed affetti così evidenti, non riesco a nasconderli e nemmeno ci provo, alcuni calciatori entrano nel cuore in punta di piedi e poi è difficile farli uscire. Pipe non ne è mai davvero uscito.

E poi c’è il derby in tempo de Conference….
Anderson è stato il mattatore.
Come riporta Il Messaggero, ha così mantenuto la promessa che aveva fatto a Lotito nel ritiro di sabato a Formello:
Zittire Mourihno, dimenticare il Feyenoord e non far rimpiangere l’assenza di Immobile.
E così poi, c’ha pensato Claudione.
Il patron capitolino lo ha raggiunto negli spogliatoi: «Sei un fenomeno».

A Felipe auguro che possa finalmente essere apprezzato davvero per il calciatore stupendo che è.
A concludere questo mio infinito pippardozzo, dico che svaniscono tutti gli elementi di paragone e rimane solo la preferenza personale… e, quindi, il giudizio sarà sempre un gran casino… e, per quanto ci si possa impegnare, non sarà mai unanime.

Che tutti possano SEMPRE (e non solo oggi) vedere il mondo che ha dentro, perché è un mondo bellissimo.
E a noi auguro più calciatori come FELIPE ANDERSON in altre 10, 100, sessioni di calciomercato.

Simplemente, Xoxo.

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