Gennaio 2022 per molti significa anche calciomercato, quest’anno forse potrebbe scoprirlo anche la Lazio in un inedito ruolo di attore anziché spettatore (bisogna vedere con quanto protagonismo).

Il diktat di Claudio Lotito è imperativo, chiaro e cristallino come sempre: per comprare bisogna vendere. Peccato che le cessioni siano affidate alle stesse mani che curano anche gli acquisti, e che ultimamente queste mani si direzionino (ahinoi) in direzione opposta rispetto a fiducia e rassicurazione.

Inutile fare quindi l’ennesimo recap su cosa occorre alla Lazio, tanto vale per una volta concentrarci su cosa proprio non ci serve più. Vendere per comprare, bene, benissimo, ma vendere chi? Facciamo il punto sulle zavorre, senza offesa, sia chiaro.

Thomas Strakosha / Pepe Reina: a fine anno scade il contratto di entrambi. Il primo sembra essere tornato al centro del progetto, il secondo sta vivendo il momento più basso della sua carriera. Resteranno entrambi a Gennaio? Probabilmente si, la mossa migliore in tal senso sarebbe quella di prolungare il contratto a Thomas di un anno e poi venderlo in estate monetizzando qualcosa, oltre che liberare Pepe senza troppi rimpianti. Dubito che ciò accada, ma mai dire mai.

Patric: contratto in scadenza per lo spagnolo, che nessuno si azzardi a parlare di rinnovo, diamogli un cesto di natale, due pacche sulle spalle e buon viaggio carissimo. Invendibile a 6 mesi dalla scadenza.

Vavro: giocatore scontento e ai margini. Ecco finalmente un esempio di qualcuno che dovrà essere venduto ad ogni costo… Peccato che poterà una manciata di milioni o giù di lì, cessione da 3-4 milioni al massimo.

Lukaku: contratto in scadenza, valore del giocatore polverizzato, sembra lo voglia il Vicenza in Serie B. Il giocatore è invendibile, magari possiamo regalarlo ma non sono previste entrare.

Durmisi: stesso discorso di Vavro, con un po’ di capacità si potrebbe anche vendere, il problema è lo scarso valore del giocatore che ne limita il prezzo. Cessione da un paio di milioni al massimo.

Akpa Akpro: il giocatore ha dei limiti importanti ed è stato ultra pagato, non rientra nei piani di Sarri che però a volte gli ha concesso qualche minuto. L’impressione è che potrebbe essere ceduto ma solo a cifre sorprendenti, attorno ai 4-5 milioni di euro.

Escalante: esperienza romana al tramonto per Gonzalone che sembra ad un passo dal ritorno in Spagna. Cessione da 2 milioni di euro.

Jony: giocatore sparito totalmente dai radar, valore di mercato inesistente, processo FIFA in corso per la sua acquisizione dal Malaga. Classico esempio di giocatore che alla Lazio non dovrebbe MAI mettere piede.

Adekanye: nessuno si aspettava troppo da lui, e nessuno ha raccolto effettivamente nulla da lui. Sarebbe da dar via, perlomeno per il ragazzo che essendo giovane meriterebbe di crescere altrove. Prezzo misero, non produrrà entrate.

Muriqi: pezzo pregiato del calciomercato delle cessioni, e già questo dovrebbe far riflettere. Valore di mercato più che dimezzato rispetto a un anno fa, venderlo a 10 milioni sarebbe un colpo clamoroso. Sembrerebbe godere ancora di simpatie in Turchia e qualcosina in Inghilterra, ma per stavolta uso io una frase Lotitiana: pagare moneta vedere cammello. Venderlo a titolo definitivo è una sfida proibitiva, forse la più grande di questa sessione di mercato.

Facendo due rapidi calcoli, assumendo che la Lazio riuscirà a vendere al massimo possibile Vavro, Durmisi, Akpa Akpro, Escalante, Durmisi e Muriqi, potremmo avere in cassa circa 20-22 milioni da spendere, più chiaramente il risparmio dei contratti di questi giocatori… Non un patrimonio, ma qualcosa di utile sicuramente.

NB. la comunicazione laziale ci ha dato nel tempo una sola certezza: è impossibile stabilire con certezza quali siano le reali mosse della società, dunque non vogliamo illudervi di avere il potere di prevedere il futuro. 

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