Io sono arrivata alla conclusione che seguire la Lazio sia una specie di prova per testare:
1 Le coronarie
2 La pazienza
3 Il “bestemmiometro”

Un esame per noi che ci dilettiamo nel commentare le partite senza sovrastrutture etiche, atto a verificare quante parole riusciamo a scrivere senza imprecare.
Abbiamo assistito a robe prive di una qualsiasi logica, altre di una noia mortale, alcune al cardiopalma e siamo arrivati all’apice di tutto giovedì in casa del Viktoria Plzen. In Europa League.
Con relativa sequela di improperi sulla punta della lingua.
Insomma, al pari delle migliori serie su Netflix.
Questa Lazio -adesso- sa…. è diventata consapevole tra difetti e meraviglia, perché:
“L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi”.
(Marylin Monroe)
MOMENTO CRINGE: Chi de speranza vive, disperato more. Cita un vecchio detto nazionalpopolare.
È inutile girarci intorno, Mes amis, domani tocca vince‘, dentro o fuori e non ci sono repliche. Per 90+recupero, voglio vederli randellare in campo come se da questa partita dipendesse la salvezza dell’umanità.
Quante serate sorseggiando un mojto fatto in casa mentre pensavo a qualche solenne minchiata per un nuovo meme.
“Chi di speranza vive, disperato more” eh già, pure un mojto annacquato non scherza però!
Ed ecco che, contro ogni pronostico fatto a fine agosto, i biancocelesti sono arrivati al bivio europeo.
Qualcuno ironizza su Twitter dopo l’Udinese mentre gli altri, senza sbattersi troppo, si preparano a fare spallucce.
S’intende, non me ne può fregare di meno del social-trash -qui su Yes We Lazio- ne gira tantissimo e, giusto per il mio voto al cringe, leggo fino alla nausea.
Sono masochista nell’animo.
Mes eyeux : Tra emozioni furibonde, s’è fatto già il prossimo giro di giostra.
Di cui sarebbe interessante disquisire ma, se prendessimo ad esame ogni accadimento da San Siro a lunedì sera… verrebbe fuori un mappazzone che –Zibaldone scansati-.
Ho respirato disagio tracotante intorno all’universo Formelliano alcune volte che -persino l’utente medio sui social- ne avrebbe estrapolato con estrema facilità almeno cinque o sei spunti ammazzabuonismo.
Peccato che poi in tanti si facciano andare bene paraculate immense…..Ca va sans dire… diamoci un taglio.
Per tutto il resto…
Baroni sicuramente sarà costretto a fare a meno di Rovella affaticato e Gigot squalificato, Hysaj infortunato, Pellegrini/ Belahyane/Provstgaard/Ibrahimovic/Basic fuori lista Uefa.
Non sono ancora chiare le condizioni di Tavares alle prese con un affaticamento muscolare e Castellanos che sta smaltendo l’infortunio rimediato contro il Napoli.
Dubbio in porta dove Mandas prova a superare super Provedel, tornato cruciale contro l’Udinese.
In difesa sulle fasce sono in vantaggio Lazzari a destra e Marusic a sinistra con Romagnoli e Patric molto probabilmente al centro.
Obbligate le scelte di Guendouzi e Vecino dal primo minuto (centrocampo). L’unico cambio a disposizione è rappresentato da Dele-Bashiru, ancora non al 100%.
In attacco viaggiano verso la conferma Isaksen, Dia e Zaccagni.
Quotato centravanti Noslin rispetto a Tchaouna.
Non ce la posso fare a farcela tra notizie impazzite, ma qui siamo pronti a devastare tutti e non vediamo l’ora di camminare sui carboni ardenti.
E per il resto, a chi la volete dare a bere?
E via all’ennesima pantomima, per chi la gradisce.
Baroni, au contrarie, ha dimostrato di non cadere nel trappolone. La Lazio non è stata vittima degli scazzi epici random, quelli li hanno lasciati negli spogliatoi.
Il mister ha ricevuto risposte da tutti.
E, per quanto riguarda me, di certo non mi sono fatta risucchiare dai pollai sul calciomercato.
Perché -stavolta- quello che ha passato il convento non era Kamenovic. (A buon intenditor)
Comunque, amici miei, non temete perché dei siparietti cringe non ce ne libereremo così facilmente.
No, non temete, come andrà a finire, in bene o in male, di cringe e disagio dilagante ne è pieno il mondo e figuriamoci quanto ce la possiamo spassare!
Baci baci, Xoxo 💋
