Stranamente non mi ha annoiato tutta la fase iniziale, una fase improntata su squadre non considerate “casi umani” e la Lazio che si è rivelata la BIG SURPRISE.
Lontani anni luce da quelle meravigliose levate di trash che solo Mourihno sapeva sfiorare.
Che ci posso fa’?
Sarò una sentimentale per quanto riguarda il trash – si sa-.
Amo pure il vino, però se mi si rovescia sui vestiti, alla fine l’odore mi dà la nausea.
Proprio per questo ho come l’impressione che quest’ anno l’Europa League sarà difficile da dimenticare e spero non faccia la fine del vino sulla mia maglia preferita.
Quando prese ufficialmente il via il nuovo format, mi ricordai del fu Midtjylland o lo Sturm Graz. All’ inizio era stato un Faciloni-waaaaay.
Ecco, questo pensiero molesto è tornato a tormentarmi nel momento in cui …
Viktoria Plzen.

Certo, è vero anche che il potenziale della Lazio è venuto fuori de botto, che il torneo internazionale l’abbiamo perculato per settimane perché preferivamo la comparsata in Champions … quindi, però boh, ecco, non so.
Vorrei entusiasmarmi -adesso- solo un quarto di quanto mi ero entusiasmata contro lAjax, o contro il Porto, per tutto il resto, dico che anche la Real Sociedad è stata oro da consegnare sull’altare della noia Ludogorets.
Qualcuno avvisi tutti che, quando i biancocelesti si calano nei panni dei “perseguitati“, tendenzialmente ci credono troppo e non va mai a finire bene… almeno per due giornate.
La partita contro il Venezia trasudava così tanto “sfiga-Power” che l’entusiasmo si era trasformato molto presto in imprecazione.
Poi il mappazzone Coppa Italia…
Meno male che la Lazio è tornata a San Siro.
Quante soddisfazioni, quante!
Io una partita come quella di domenica non la ricordo dai tempi cafoni che furono.
Ben lontani da Venezia invece, che solo due p̶a̶l̶l̶e̶ grandi come il villone di Puff Daddy e l’irrefrenabile desiderio della nuova stagione di YOU.

Comunque….
questa stagione è partita tanto caruccia in specifici momenti quanto moscia ma, ad un certo punto, semplicemente prevede un altro percorso nel percorso: l’Europa League.
Prima di commuovermi e allagare tutta Roma, fidatevi di me, l’Europa League è dovrebbe essere l’UNICO OBIETTIVO e chi lo considera che manco il torneo di bocce, ha cannato di brutto brutto. Contattare Gasperini per la conferma.
Baroni medita su diversi cambi in vista dei tanti impegni ravvicinati, ma sulla Lazio INTERNATIONAL di bocciature clamorose non ne ho vista nemmeno una.
Basterebbe un piccolo sforzo per capire che, parecchi dei calciatori in rosa, l’Europa League l’hanno vista solamente in televisione. Così per renderci tutti un po’ più magnanimi. Sappiate -però- che io ci credo, eccome. 🙃
E non voglio pensare ai magheggi che i detrattori dicono ci siano dietro all’ universo Formelliano… malumori i-Ca*zi-mazzi.
Non mi interessa nemmeno star lì a cercare di capire cosa sia successo e perché sia successo, la verità è che non trovo il senso del tirarci su pippardozzi infiniti.
Mes eyeux: Non esistono partite facili. Esistono partite che puoi rendere facili. Al netto della mia folkloristica vena ironica stile quarta elementare sulla birra plzen ….. Non esistono partite più facili perché i nomi sono più sconosciuti.
Citofonare Midtjylland e speriamo non risponda 🤣
Insomma, sostanzialmente, temo l’incazzatura per le partite spesso stracolme di inutilità che non hanno regalato magre soddisfazioni. Alla fine della fiera, ogni cosa ritorna dritta nel dimenticatoio.
Dove mi auguro restino -inclusa la nullezza a Venezia -. Perché, se ci facessero fare la pennichella preventiva domani sera, mi pugnalo con la cannuccia di carta del MC Donald’s.
Baci baci, Xoxo 💋