Devo confessare; spesso nel disagio dilagante –che vi devo dire– Patric non mi è mai dispiaciuto.
Sano dispensatore di trash tra morsi, spallate e cazzatelle varie, ma lo stesso non mi dispiaceva.
Non mi è mai dispiaciuto soprattutto a livello emotional perché, nel tempo, è diventato davvero laziale. E non come chi lo era per finta e lo faceva pure male.
Gabarrón è un calciatore “autentico”, lo racconto così.
L’ho già scritto in lungo e in largo, forse amo difendere le cause perse quindi, se avessi fatto quegli ultimi esami per la laurea in giurisprudenza sarei finita malissimo…ma devo ribadirlo: sin dal principio ho amato la cazzimma.
E poco importava il resto.
Di monetine su di lui ne avrei puntate aiosa.
E siccome non sono una sedicenne in pieno sviluppo ormonale, per me la “gnoccagine” è ben altro che lo stereotipo Justin Bieber. (Precisiamo)
E se madre Natura gli ha voluto bene, non sono quella che può dirlo.

Sarà che abituati come siamo ai talenti standardizzati che raramente risiedono nel sottobosco Formelliano, basta non sentire un nome blasonato e non vedere un piedino raffinato per rimanere doppiamente colpiti. In negativo.
Al netto dei fatti però, è evidente che se aspettate un altro Nesta dovrete aspettare almeno quattro decadi.
Ovviamente gli anni passano per tutti e mica solo per me e Reina, Gabarron –oggi- non è più il giovinotto con belle speranze in tasca, gli entusiasmi che si gonfiano e sgonfiano, ne è passata di acqua sotto i ponti.
Era agosto 2015. O giù di lì.
No, tanto per ribadire che se ancora sta a Formello, allora c’entra qualcosa con la Lazio e, onestamente, sempre con maggior frequenza.
Oh, dopo Simone Inzaghi, è riuscito a convincere tutto il cocuzzaro.
PATRIC sta ovunque. Patric sostituisce chiunque.
Mes eyeux; ABNEGAZIONE, duttilità, garra stellare e trash…
Parlo di lui perché, per due mesetti buoni, ho navigato nel vuoto cosmico.
Poco più di due mesi infatti, sono trascorsi dalla sua ultima presenza in campo. Finalmente è tornato a disposizione di Baroni.
Lo spagnolo si è riaggregato al resto del gruppo dallo stop del 16 dicembre a causa di un ispessimento al tendine del malleolo che lo ha obbligato a sottoporsi a cure specifiche in Catalogna.
Come riporta il Corriere dello Sport, dopo tanto lavoro differenziato, per Patric è arrivato il momento di rientrare tra i convocati. Provstgaard, arrivato per dare più soluzioni, non è ancora pronto.
Nell’ultimo periodo il mister ha potuto contare su tre soli difensori centrali: Gila, Romagnoli e Gigot, adattando in quel ruolo Marusic.
Il suo infortunio era stata una vera e propria tegola, sia dal punto di vista di formazione che da quello del mordente.
Baroni non lo ha mai lasciato appollaiato tra le seconde fila: in 4 mesi di questa stagione, era stato impiegato 14 volte tra campionato, Coppa Italia ed Europa League, di cui 10 da titolare.
Anche quest’anno non sarà una comparsa qualunque.
Va beh, dai, ho chiacchierato pure troppo, ci risentiamo alla prossima, intanto continuo a concentrare tutte le mie energie positive affinché -nell’attesa- Gigot non gambizzi nessuno in area di rigore.
E senza manco accorgermene, gira che ti rigira, tutto il resto è PATRIC .
Rassegnatevi. E stateci.

Baci baci, Xoxo 💋