Basterebbe l’arrivo di GUSTAV ISAKSEN per riassumere il mercato delle scommesse a lungo termine.
Quando vengono ufficializzati, penso assiduamente: “Ma che ca*z’è ?” e, alcune volte, era da mettersi le mani nei capelli.
Chiunque poi parlava ai microfoni ci raccontava: “Diventerà un fuoriclasse”.
E, spesso, erano credibili al pari delle mie chiacchierate con l’onicotecnica.

Stavolta però, lo confesso ; era nata in me una curiosità spasmodica intorno ad ISAKSEN che, in un anno nel quale ho portato pazienza, si è andata sgonfiando come un soufflé mal fatto.
Un“BISCOTTINO” – va da sé con la mia maturità stile quinta elementare, è Danese- che non ha addolcito del tutto.
Cioè, ora ripetetemi quante aspettative gli avevano rovesciato addosso, quanto avevano spoilerato di un exploit simil-Anderson…. Sadico cliffangher!
La verità è che il percorso di GUSTAV a Formello non avrebbe potuto indirizzare le voci ad altro epilogo se non a quello che porta ad un –probabile– futuro botolamento.
E lo sappiamo da mo’
Trascurando innanzitutto la stampa che lo piazza nei titoli a tradimento come un sadico scroll che annuncia la sua cessione tra una news su Fazzini ed un nuovo taglio di capelli di Zaccagni.
Reputo più interessanti le paturnie random di Fabiani che non ha digerito la carbonara.

Insomma dai, onestamente, poco prima del suo arrivo, avevo visto clip YouTube nelle quali il biondino faceva cose che -se le avesse fatte Berardi– sarebbe stato fuori 5 settimane per infortunio.
Non ce l’ho con ISAKSEN, figurarsi, ma a luglio 2023 le dinamiche erano furenti e incentrate sul BERARDI-GATE da non considerare il piccolo Gustav.
Poi, ci sta, i video di 30 secondi su YouTube hanno la stessa credibilità dei jeans che promettono di alzarti le natiche e, dunque, ammetto il mio scetticismo nella sua forma più truce.
Nessuno scheletro nell’armadio, nessun Costantino Della Gherardesca che ribalta l’esito della puntata di “Quattro Matrimoni” sul finale.
Con buona pace di tutti, Isaksen non mi ha fatto l’effetto oasi nel deserto.
Ed è andata così, nel modo in cui era più giusto che andasse: è passato un anno.
E’ chiaro, ognuno ha i suoi gusti, ha le sue preferenze e magari non tutti sono soddisfatti pienamente, però oltre ai gusti personali, esiste una linea di oggettività.
Che ti porta a prendere atto del fatto che se un allenatore lo piazza titolare, allora suddetto allenatore ha visto qualcosa che da casa spesso sfugge. Nonostante il tuo gusto personale.
Il danese riesce ad accendere alcuni momenti di alcune partite ma, allo stesso modo, non riesce a cavalcarne le più sadiche dinamiche e non regala particolari picchi di share.
In estate, malgrado tutto, il ragazzo aveva deciso di rimanere a Roma e nei suoi propositi la voglia di riscatto.
L’esperienza maturata nel 2023-24 è servita per ambientarsi e commettere gli errori soliti di chi proviene da una realtà diversa.
Ha un contratto fino al 2028 e, dopo le esperienze con Sarri e Tudor, si era messo pienamente a disposizione di Baroni che, per caratteristiche, giocava un calcio più adatto a lui.
Al momento l’ha quasi sempre spuntata su Tchaouna…. Ma……Sfida vinta davvero?
E niente, c’è che le vacanze sono ufficialmente finite, e la nostra vagonata di trash-mercato è tornata fissa a riempirci le giornate fino a febbraio.
C’è chi vuoi vendere al primo che passa trasudando disperazione da tutti i pori e poi c’è chi, invece, ti tieni stretto perché aspetti l’offerta che valga davvero la pena.
Nella seconda casistica rientra ISAKSEN.
O, almeno, così si mormora….
Le ultime indiscrezioni, infatti, parlano di IBRAHIMOVIC che data la sua abilità nel muoversi anche come esterno, potrebbe esser stato scelto come alternativa a Zaccagni sulla sinistra per permettere a Pedro di spostarsi definitivamente a destra.
Ma chi me lo doveva dire che alla fine il copione sarebbe rimasto lo stesso?
Ed ecco le voci accendersi intorno a Gustav Isaksen.
Il danese è troppo altalenante e una sua cessione potrebbe aprire le porte almeno a un nuovo innesto a centrocampo, forse anche in difesa.
Secondo quanto riportato dall’edizione di martedì del Tempo, la richiesta della Lazio per il classe 2001 non è bassa e si aggirerebbe intorno ai 20 milioni.
Una cifra che consentirebbe di sbloccare l’ indice di liquidità e spalancare le porte al mercato in entrata.
(CASADEI stai connesso?)
Isaksen continua a non incuriosirmi più di tanto, lo stesso però ho l’impressione che non sarà uno di quelli che cancelli con un colpo di spugna.
Nel bene o nel male, non è l’ennesimo Riza Durmisi e affini.
A mio avviso è un giocatore di livello qualitativo che -comunque- ci porta a guardarlo con interesse.
Nonostante ami marcare l’elemento “umano”, teoricamente il calcio è incentrato su quello tecnico ed è innegabile che -sulla carta- il ragazzo ha tutto. Davvero tutto: età, velocità e visione di gioco.
Mi sento -forse- fiduciosa nel seguire la strada che traccerà.
Con un interesse particolare.
La mia sintesi?
Mes eyeux: niente giudizio, solo l’opinione spesso e volentieri tremendamente paracula. Non vi pare consona? Perché lo è, ecco.
Nota finale…
Dove posso ordinare l’altezza di Isaksen e il capello biondo naturale da ricevere in 24 ore? Amazon prime?
Baci baci, Xoxo 💋
