Non si apriva ai microfoni dal termine dello scorso campionato, ma Maurizio Sarri è tornato a parlare e lo ha fatto al suo solito modo, diretto e senza girare attorno ai concetti. Interessante è vedere come una sua frase sulla rosa pronta o meno al ritiro, sia stata completamente trasformata nel significato dalle principali testate laziali, in continuità con una fastidiosa tendenza.

Ecco le sue parole: “Nel calcio moderno partire con la rosa al completo è impossibile. Un anno c’è la Nations League, un anno gli Europei, un anno i Mondiali. Solitamente fai il ritiro con dieci giocatori e dieci Primavera, il resto arriva sempre in corsa. Sarebbe bello avere tutti dall’inizio, ma non lo può fare quasi nessuno“.

Marcos Antonio è un ragazzo giovane, si è aperta questa possibilità di poterlo prendere, purtroppo per situazioni anche molto spiacevoli. Noi avevamo un giocatore in quel ruolo di 35 anni in scadenza e quindi abbiamo pensato a questa soluzione. Deve ambientarsi al calcio italiano, gli servirà qualche mese ma lo aspettiamo volentieri. È molto giovane ma ha già due anni di esperienza in Champions, penso possa farci comodo. Carnesecchi? Questo è un problema del direttore sportivo e della società, vediamo quello che sceglieranno alla fine. Io quello che dovevo dire l’ho già detto“.

“Il calendario sembra difficile, ma dipende dal momento. A volte è meglio trovare le squadre di alto spessore nella fase iniziale, a volte no. Campionato anomalo. Servirà una preparazione per tre mesi, poi bisognerà ripeterla. Tutti dovremo sperimentare. Dispiace per il Mondiale d’inverno, mi sembra una scelta non felice. Spogliatoio? Non c’è mai stata conflittualità all’interno dello spogliatoio della Lazio. Era complicato, con un gruppo abituato per anni a fare certe cose, arrivare a giocare in modo diverso”.

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