sarri lazio Milan

Va beh, dai, negli ultimi giorni abbiamo raggiunto picchi di disagio talmente dilagante, che una settimanella di silenzio ci servirebbe quasi per rifiatare, mettiamola così.

Sono proprio i risultati come quelli di mercoledì (la sconfitta della Fiorentina ed il pareggio dell’Atalanta) che mi riconciliano con il campionato e mi fanno ricordare perché – nonostante tutto – ancora lo seguo.
Perché una concentrazione di baraccume così elevata come in questa settimana, difficilmente la troviamo altrove, questa è la verità. 
Un ammasso di Tweet, lettere, comunicati, che non mi sono fatta problemi a prendere la razionalità e gettarla nel bidone più vicino. 
Tanto gossip sul prossimo mercato, troppe le voci sui contratti in scadenza, troppo isterismo nell’aria, troppe chiacchiere di Lotito.
Basta! PLEASE.

Mancano poche giornate alla fine del campionato, la Lazio deve tornare sul binario giusto e di corsa pure che è un attimo venir rimpiazzati in Europa sennò. 
Un mix di distrazioni che ci stanno facendo sviare da discorsi importanti tipo la classifica e ci fanno pensare a cose che non stanno né in cielo, né in terra.
Il primo della lista, ça va sans dire, è Lotito che manco l’ennesima protesta dei tifosi l’ha fermato. Anzi, gli ha dato l’occasione per giustificare il ridicolo “caro-biglietti” e questo ha intensificato tutto.
Ora, se una manciata di partite fa ci lagnavamo per l’inaspettata asfaltata nel derby, adesso il mondo ruota intorno a Francesco Acerbi e non alla sconfitta con il Milan.
Qua manco siamo sicuri di lui dopo anni?
E a me stupisce che ci sia ancora qualcuno che dà adito di esistere a questa pantomima. 
Che può capitare che una volta ci sia uno slancio maggiore verso qualcuno che ci ispira un pochino di più degli altri. Può succedere, per carità. 
Ma che SEMPRE le storie siano pompate a mille non può certo essere plausibile.

Il solito copioncino trito che ad una certa pure basta, eh.
Voci di mercato e trattative, reali ma più PRESUNTE, imperversano intorno a Formello, nuovi arrivi ormai dati per certi -Pinamonti sei te?- e le richieste di Maurizio Sarri….Insomma, bisognerebbe spingere il tasto RESET e pensare solo al campo.
Alla lista delle piaghe d’Egitto, comunque, aggiungerei – oltre a Lotito/Acerbi/Luiz Felipe/vennemo MILINKOVIC- anche Igli Tare. 
Perché non solo è dotato di immotivata autostima, ma ha pure la stessa passione di Lotito nello spu**anare a proprio comodo tutto quello che gli passa per la testa ai microfoni di DAZN.
“La prossima estate sarà inevitabilmente quella del riscatto di Igli Tare. Se non dimostrerà di poter attuare quel cambio di marcia richiesto da società e tecnico le strade potrebbero clamorosamente separarsi”.
Notiziona davvero credibilissima, poi. 
Comunque adoro questo baraccume così manifesto, sappiatelo.
Come al solito al centro di pesanti critiche dopo le ultime sessioni di mercato ai limiti dell’umano horror, in particolare quella di gennaio che ha visto solo l’arrivo di -Cabral chi?– e il tesseramento di Kamenovic, calciatori non graditi a Sarri, ha dunque provocato alcune frizioni.
Quale sarebbe, di grazia, la novità?

Ah, se avevo ancora dubbi sulla veridicità di alcune news, mi sono spariti tutti.
Ribadisco, facevo la stampa meno sfrontata, onestamente. 
“Se la Fiorentina andrà in Europa, Italiano rimarrà. In caso contrario non escludo uno scambio con Sarri”.
Ma siete seri?

Penso che stia succendo di tutto.  Siamo sempre un passo indietro alle rivali, è cambiato l’atteggiamento di alcuni calciatori che mo’ improvvisamente ostentano timidezza e non cazzimma.
Un po’ strano per una squadra che, fino a qualche partita fa, puntava alla zona Champions.
Adesso stiamo pericolosamente scivolando in quella della Conference. Sappiatelo.
Sarà che col senno del poi è tutto più semplice, per carità, ma molti passaggi mi sembrano fin troppo confusi e la Conference non la augurerei manco al mio peggior nemico.
Che tanto poi sticaz*i, c’è un mondo pure al di fuori dell’ Europa, no?

Quel che è certo è che nessuno di noi aveva previsto di combattersela fino alla fine per un piazzamento tra sesto e settimo posto. (Pure in Conference raga’, il futuro è incerto).
Sennò non ci saremmo persi dietro ai soliti commenti su quanto sia stronzo questo o l’altro e bla bla bla, ma avremmo fatto insinuazioni peggiori. 

Però Sarri sì. Sarri sapeva.
Che sennò quando mai avrebbe parlato di base per un PERCORSO senza sottolineare gli obiettivi finali?Sarri immaginava, eccome se lo immaginava. 
E mica ha fatto molto per nasconderlo, altrimenti avrebbe adottato uno stile meno dignitoso portando avanti la farsa.

Simplemente, Xoxo.

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