Ok, confesso, ogni tanto mi sono divertita a leggere un po’ di news perse nel disagio dilagante.
Le notizie credibili sono ormai un miraggio nel deserto ma quando arrivano a sfiorare un barlume di lucidità, mi ci fiondo sopra come si fionderebbe un Pitbull sugli arrosticini di Pasquetta.
Giuro, rido senza sosta per ogni cosa, per ogni smentita di sorta.
Stavolta prendo le dovute distanze, in parole povere non mi perdo dietro il gossip, pure se mi intriga.
Formello è diventato il set de Il Segreto senza Donna Francisca.

Ma parliamo di GIOVANI PROMESSE che spesso stanno lì al mero scopo di fare la muffa.
Pedro Neto/Jordao/Moro (e altra buona parte del cocuzzaro) Do you remember ?

E, dunque, oggi voglio concentrare l’attenzione su Olivier PROVSTGAARD.
In pratica cerchiamo di evitare mille elucubrazioni mentali, lodi spese e sbrodolate ai quattro venti, che alla fine costringono solamente la tifoseria a farsi domande.

La comunicazione in casa Lazio lascia parecchio a desiderare e, dagli altisonanti nomi a gennaio con qualche Big in circolazione, si finisce nel nulla più total.
E noi lì appesi come tanti ingenui ad aspettare… anche se, Sarri il sadico, è più che disponibile a regalare visibilità al “nuovo talento”.

Diciamoci la verità; tanti calciatori giovani non hanno nemmeno mai visto il campo della Serie A nemmeno da una distanza ravvicinata, proprio un ciao stella bella .
Intortati da promesse e poi abbandonati nel nulla cosmico. Nel silenzio buttati nel dimenticatoio con la voce fuori campo di una convocazione illusoria.
Alcuni di loro, come Armini, mi hanno fatto tenerezza.

La Lazio in questi ultimi anni ha dimostrato di non avere un buon rapporto con le “future promesse“, al contrario, si è sempre affidata all’ “usato garantito”.
Ed è sotto gli occhi di tutti, ad esempio nella stagione 2020, non fu schierato nemmeno un Under 21.
Ma, il Danese classe 2003, fisico possente e personalità, è stato scelto da Maurizio Sarri contro Como e Verona non ha fatto rimpiangere Alessio Romagnoli nelle prime due giornate del nuovo campionato.
Fiducia allo scandinavo ripagata con ottime prestazioni che ha ricevuto i complimenti dal mister per il suo lavoro e le sue idee di gioco. Si inizia a delineare un futuro che vede Provstgaard diventare sempre più importante per la squadra grazie al suo talento e alla sua crescita in Serie A.

Allora, vi dirò, ho avuto il sentore che la Lazio sia moscia, poco esplosiva seppur ricca di trash.
Sarà che ci siamo abituati alle certezze ad oltranza, però, ecco, a me tutto sommato la curiosità non annoia mai.
ESPERIENZA è la parola chiave.
Oggettivamente provocatori, irriverenti, “imbastarditi geneticamente” che Iddio ce li conservi in salute i Senatori, sia chiaro!
Resta il fatto che di tanto in tanto, mi piacerebbe buttare nell’arena pure qualche baby e senza polemiche. Senza viperate a mezzo social che mi fanno addormentare già alla prima riga.

Olivier è così power, che sembra davvero aver già conquistato tutti.
Chi vivrà vedrà….

Io continuerò fingere di non sapere che, mentre a PROVSTGAARD la mamma cambiava il pannolino, io stavo alle superiori fumando le sigarette in cortile durante l’ora di economia aziendale.

Baci baci, Xoxo 💋

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