Inizio col dire che Bodø è una bellissima città nordica. Ma proprio come quelle che immaginate: neve e steccati bianchi.
Una sosta intermedia e perfetta per le isole Lofoten o Capo Nord (Nordkapp).
L’unico consiglio che posso darvi è di evitare il caffè come a marzo 2020 evitavate gli starnuti nelle vicinanze e, se dovessero offrirvelo, voi fuggite il più lontano possibile.
La temperatura si aggira intorno ai -6, poco male, io mi ritrovai a -3 il 16 agosto di 6 anni fa.

Comunque…..
La Lazio in Europa era riassumibile così: quando pensavi avessero sfiorato ciascuna delle 50 sfumature di cringe, ti meravigliavano e ti regalavano il Midtjylland.
Un percorso considerato che nemmeno il figlio della serva, improperi e vacche magre.
E ci si metteva dell’impegno nel farlo perché, nonostante gli anni passavano, il torneo internazionale non accennava minimamente a guadagnare appeal, anzi. Noi da casa c’eravamo rassegnati -da mo’- alla qualunque, senza novità a salvarci dal baratro.
Ogni anno una vaccata più grande della precedente, addirittura la Conference League ci portò in dono un reflusso gastroesofageo che Iddio lo MANDAS.
Poi un lampo MARCO BARONI.
Mes eyeux: Ci vuole del genio, bisogna riconoscerglielo.
Un tocco di classe senza precedenti e la Lazio potrebbe strappare il pass per l’agognata semifinale.
Nemmeno lo stesso BARONI s’è nascosto: “Vincere l’Europa League è un sogno, come esempio l’Atalanta”.
C’è poco da fare, checché ne pensino Tizio Caio o Sempronio, la verità è che il meccanismo delle passate stagioni -sacrificare l’Europa a favore del campionato- era imbarazzante .
E vorrei trovare aggettivi più pucciosi.
Agghiacciante il fatto che nemmeno ci si provasse.
Partite incredibili, nel senso di non-credibili, che stavano come la gente che si mette a dieta e poi a mezzanotte s’è magnata pure Lucio il vicino.
Per intenderci.
Tremendo fosse concesso più spazio ai teatrini di Lotito strappalacrime piuttosto che al campo.
Résumé:
I biancocelesti sono pronti a scendere in campo per i quarti di finale di Europa League contro il Bodo Glimt.
L’andata si giocherà in Norvegia e tra sette giorni all’Olimpico.
Dopo la vittoria al Gewiss Stadium, pare che la Lazio abbia ritrovato un po’ d’entusiasmo perduto.
Arriverà nel migliore dei modi al primo atto dei quarti di Europa League?
ATTENZIONE perché In palio c’è il pass per la semifinale, che si deciderà tra le mura amiche dell’Olimpico tra 7 giorni.
Il match tra Bodo Glimt e Lazio, andrà in scena domani (10 aprile) all’Aspmyra Stadion di Bodo. Calcio d’inizio alle 18:45.
Baroni va verso la coppia Gila-Romagnoli, con Hysaj e Marusic laterali. Vecino e Guendouzi sono gli unici mediani a disposizione del tecnico. Isaksen e Zaccagni inamovibili sulle fasce, mentre sulla trequarti Pedro sembra avanti a Dele-Bashiru. I due dubbi da sciogliere riguardano portiere e centravanti. Il ballottaggio tra Mandas e Provedel vede, ad ora, IVAN leggermente preferito. In attacco Dia dovrebbe agire da prima punta, ma la seduta a Formello, ha riservato una sorpresa: Castellanos nell’11 titolare.
BODO GLIMT (4-3-3): Haikin; Sjovold, Bjortuft, Gundersen, Bjorkan; Evjen, Berg, Saltnes; Blomberg, Hogh, Hauge. All. Knutsen
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Vecino; Isaksen, Pedro, Zaccagni; Dia. All. Baroni
Parentesi: ma posso dire quanto è bello ‘sto stadio, Mes amis?!?

Non sarà una gita-villaggio vacanze per i ragazzi di Baroni, praticamente PERFETTI in questa Europa.
E all’improvviso un lampo di nuova consapevolezza.
Un sogno che merita di essere sognato fino all’ultima battuta.
La Lazio ha iniziato a donarci spocchia come se potesse averne. Una Lazio così, se li deve mangia’ tutti a colazione.
Dopo la prima partita temevo di incappare nelle solite figure barbine che altri, al posto di Lotito, sarebbero corsi dal fratello della Leotta a cambiarsi i connotati.
E, che ci piaccia o meno, sappiamo bene che era proprio così.
Inutile che adesso fingiamo di ignorare gente che se n’è uscita con certe bordate
in mezzo al disfattismo forzato, grazie al Cielo c’è chi ha un briciolo di onestà, a costo di prendersi le perculate.
Mettiamo da parte il “sole-cuore-amore-quarto posto” e ammettiamo che la Lazio è motivata come mai in due decadi.
Tutti tanto carucci e capaci di tenerti incollata allo schermo mentre, fino a poco tempo fa, l’Europa League altro non era che 90 più recupero tentata di accedere a Netflix.
S’è accesa la luce in fondo al tunnel.
Nel frattempo aggiungo che, comunque vada, a ‘sto giro, siamo durati di più che Ne Vedremo delle Belle di Carlo Conti….non ci piove.
E, per adesso, è stato tutto perfetto.
Perfetto come il valore dei miei trigliceridi, transaminasi e colesterolo!
Baci baci, Xoxo 💋
