La Lazio in Europa era facilmente riassumibile così: quando pensavi avessero sfiorato ciascuna delle 50 sfumature di cringe, ti meravigliavano e ti regalavano il Midtjylland.
Un percorso che conoscevamo bene, una competizione considerata che nemmeno il figlio della serva, improperi e vacche magre.

E ci si metteva dell’impegno nel farlo perché, nonostante gli anni passavano, il torneo internazionale non accennava minimamente a guadagnare appeal, anzi. Noi da casa c’eravamo rassegnati -da mo’- alla qualunque, senza novità a salvarci dal baratro.
Ogni anno una vaccata più grande della precedente, addirittura la Conference League ci portò in dono zero gioie e travasi di bile.

Poi, di colpo, un lampo MARCO BARONI.
Mes eyeux: Ci vuole del genio, bisogna riconoscerglielo.
Un tocco di classe senza precedenti, la Lazio oggi è prima in classifica a punteggio pieno nel nuovo format europeo.
Una roba mai vista, mes amis, abbiamo dei vincitori!

Nemmeno lo stesso BARONI s’è nascosto più: “Vincere l’Europa League è un sogno, come esempio l’Atalanta”.

C’è poco da fare, checché ne pensino Tizio Caio o Sempronio, la verità è che il meccanismo delle passate stagioni -sacrificare l’Europa a favore del campionato- era imbarazzante .
E vorrei trovare aggettivi più pucciosi.
Agghiacciante il fatto che la Lazio non poteva nemmeno provare a mettersi in gioco, addirittura sotto la sapiente guida di Sarri che l’aveva vinta, peraltro with PEDRO.
Partite incredibili, nel senso di non-credibili, che stavano come io stavo alla dieta vegana, per intenderci.
Senza capo né coda.

Tremendo fosse concesso più spazio ai teatrini di Lotito strappalacrime piuttosto che al campo.

#Recap: Lazio vs Real Sociedad.
I biancocelesti in versione europea ancora una volta si sono messi in luce, determinati, divertiti e divertenti.
E, tutto ciò, nonostante l’emergenza piena tra infortuni e squalifiche.

La qualificazione agli ottavi in cassaforte e la trasferta di Braga come gita-villaggio vacanze per i ragazzi di Baroni, praticamente PERFETTI in questa Europa.

E all’improvviso un lampo di BARONI, di speranza, di nuova consapevolezza.
Un sogno che merita di essere sognato fino all’ultima battuta.
La Lazio ha iniziato a donarci spocchia come se potesse averne. Una Lazio così, se li deve mangia’ tutti a colazione.

Dopo la prima partita temevo di incappare nelle solite figure barbine che altri, al posto di Lotito, sarebbero corsi dal fratello della Leotta a cambiarsi i connotati.
E, che ci piaccia o meno, sappiamo bene che era proprio così.

Inutile che adesso fingiamo di ignorare gente che se n’è uscita con certe bordate
in mezzo al disfattismo forzato, grazie al Cielo c’è chi ha un briciolo di onestà, a costo di prendersi le perculate.

Mettiamo da parte il “sole-cuore-amore-quarto posto” e ammettiamo che la Lazio è motivata come mai in due decadi.

Tutti tanto carucci e capaci di tenerti incollata allo schermo mentre, fino a poco tempo fa, l’Europa League altro non era che 90 più recupero tentata di accedere a Netflix.

S’è accesa la luce in fondo al tunnel da cui quest’anno non vorrei uscire mai!
Nel frattempo aggiungo che, comunque vada, ‘sto PRIMO POSTO IN CLASSIFICA è durato più de La Talpa….non ci piove.

È perfetto come il valore dei miei trigliceridi, delle transaminasi e del colesterolo!

Baci baci, Xoxo 💋

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