Ogni volta che pensate non ci sia più la luce in fondo al tunnel, un barlume di lucidità e che la situazione sia in mano a leoni da tastiera assetati di visibilità e pronti a sputtanare la qualunque pur di racimolare un like… beh, pensate che il pallone non è matematica.
Così come ha detto PROVEDEL dopo la debacle a Bologna.

Ci sono due tipi di partite:

Quelle che dovrebbero avere lo scopo di conquistare 3 punti come unica ambizione e quelle al mero fine di creare hype a bomba.
Ma, per raggiungere l’obiettivo, ci si sporca un po’, si calpesta la classifica priva di ogni logica.

Ecco, di fronte a match del genere (Bologna), i vari FEYENOORD finiscono per non sminchiare la Champions e fare un figurone.
Almeno si ha la dicitura Champions League per mostrare di essere cambiati.

Bene, ecco, la Lazio cerca da mesi di esprimersi , ci ha provato in campionato con le big, ha floppato con le meno big ma niente…… c’è riuscita con il torneo extra lusso.

Ad un certo punto si sono ricordati che partecipano ad un format chiamato Champions League, un format per cui ogni anno si combatte fino allo stremo e così, i biancocelesti hanno deciso di prendersi la scena.

Il FEYENOORD in Olanda fu bravo ad intortarci, oh, ma piano piano la verità non può non emergere.

Ecco, questa è l’analisi che mi viene da fare guardando il tutto da fuori, questo è ciò che vedono i miei occhi.
Comunque, si tratta di una Champions che continua ad appassionarmi.
Troppo in bilico , troppo tosta, troppo instabile ma, di buono c’è che quantomeno la Lazio ha un suo motivo di esisterci in mezzo.

Avrebbero dovuto presentarsi alla prima partita e salutare tutti.
Ma siete folli?

Et voilà, arriva Immobile che continua la sua storia lovvosa.
Beh, anche lui aveva letto i social, anche lui sapeva che in molti si aspettavano una sua uscita di scena e allora cosa fa?
Dà nell’occhio, ci pensa lui.
E non importa se qualcuno lo sbranava nei commenti fino a due settimane fa, il discorso adesso è diverso.
Adesso tutti hanno avuto la visione mistica.
E spero lo farà pure domenica davanti alla seggiolina Mourinhana, ovviamente.
Perfetto! Sarebbe perfetto.

Fatemi chudere con una standing ovation per PROVEDEL: all’ultimo secondo, la gioia al FEYENOORD non gliel’ha smollata.

E niente, in pratica ci sono voluti 96 minuti per cancellare chiacchiere su chiacchiere e cancellare la poracciata a Rotterdam.

Appuntamento, dunque, al prossimo capitolo.
Insomma, fate quello che vi pare, continuiamo a parlare delle interessantissime apologie degli haters di facebook.
Per chi è come me, consiglio la gitarella sulla montagna del sapone e perduriamo nel disseminare ottimismo.
Facciamo pure, è tutto molto appassionante .
Resto dell’ idea che, in qualsiasi modo andrà a finire, Sarri possa piangere co’ ‘n occhio. Ecco.

Baci baci, Xoxo 💋

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