E’ finito! Amici è finito! FINISH!
E che noia è stata, che martirio, che indicibile rompimento! Il Mondiale è finito con Messi che ha alzato la Coppa del Mondo e qualcuno il guantone… Ehm..eccetera eccetera…

E sì, non dico altro, brevemente riassumibile in un tanto conciso quanto diretto “Ma che Mondiale di merda“, e lo so che per sarebbe carino cercare di essere più buoni, dopotutto è Natale… ma ce la posso fare fino a ‘na certa.

Allora, comincio col dire che io non tifavo per nessuno, infatti, oltre ad essere stato sostanzialmente poraccio di emozioni per l’ Italia, il trash me lo ha regalato giusto alla premiazione finale.

Nel periodo di STOP per la Serie A, intorno all’universo Formelliano, hanno preso il via discorsi senza capo né coda, con tutte le stranezze debitamente messe in risalto dalla stampa sul rinnovo di contratto.

E di cosa mai potrei parlare se non del MONDIALE DI MILINKOVIC?

A questo aggiungo che, seppur la Serbia è stata inferiore alle aspettative, Sergej non ha sfigurato.
Altro che apologie su Ronaldo!
Non è stato COVER assoluta di Qatar2022, ma sono felice che se la sia giocata fino all’ultimo in maniera meno anonima di altri e, seppur nel tempo limitato, ha comunque dimostrato di sapersi districare sotto le luci di riflettori importanti.
Quantomeno è un talento genuino e non farselo piacere risulta praticamente impossibile.

Ha fatto più rumore dei tentati schiamazzi di tanti BIG che poi, nel giro di niente, sono stati inghiottiti dal buco oscuro delle sconfitte shock.
È stato più interessante di tanti personaggioni, ha cavalcato sadicamente dinamiche interessanti in campo con assoluta qualità offensiva e grazia.
Calcisticamente bellissimo.

Insomma, tra tanti “blasoni” è necessario, forse, concentrarsi sulle persone e in quanto a persone direi che è giusto elogiarne la qualità.

Detto ciò, comunque, secondo voci di corridoio e un po’ di gossip becero, la Serbia – nel contesto Nazionale– parrebbe un mappazzone indigeribile, una sequela infinita di malumori che generalmente sono la parte che più mi annoia, a meno che la sorpresa in questione non comprenda tipo un MILINKOVIC-SAVIC che emerge tra venti di bufera, per dire.
Io, boh, che vi devo fare, sarò arida ma sostanzialmente ho un motivo per credere che sia in grado di giocare bene anche in mezzo al caos.

Poi, tutte queste sorprese tra eliminazioni e qualificazioni inaspettate, con annesso fiume di lacrime di Cristiano Ronaldo, mi ha fatto ancora di più l’effetto ‘si, va bene, passiamo avanti‘. Cioè va bene tutto, il Mondiale è finito e siete tornati a casa.

In una stagione difficile per la Lazio, penso di avere una certezza: Milinkovic partirà solo a fronte dell’ oramai nota offerta irrinunciabile.
No, ragazzi, ma che ansia incredibile!
Cioè ma vi rendete conto che dobbiamo stoicamente resistere a mesi e mesi e mesi e mesi di NEWS no stop da parte della stampa?
Ma io dico, qualunque cosa possa accadere nel frattempo, mi sembra il minimo che lui abbia deciso di aspettare ed eventualmente regolarsi di conseguenza.

Esiste la versione senza ansia sul rinnovo di Sergej?
Io parto dal presupposto di un atteggiamento corretto.
Niente di meno che la svolta in carriera e nella sua vita, altrimenti non si schioderà da qui.

Come sottolineato dal Corriere dello Sport, il corteggiamento del presidente Lotito ci sarebbe stato anche ieri, durante la cena di Natale. L’obiettivo sarebbe quello di convincere il serbo a firmare un rinnovo, che però non è mai stato realmente proposto. Intanto il calciatore, insieme al suo procuratore Kezman, vorrebbero capire quel che succederà nel mercato, invernale ma soprattutto estivo.

Non conosco personalmente SERGIONE, potrebbe essere uno stronzo stellare così come un cuore gentile, ma ha comunque l’enorme merito di essersi tenuto fuori da tutto il circo, di non essersi prestato al baraccume e non come chi si è guadagnato il momento “MIGLIOR PORACCIO” negli anni.

Insomma, in un mondo di canzonettari disposti a vendersi mezzo parentato per 500 euro in più su un contratto, il nostro SERGENTE ha dimostrato che, se si vuole, si può dire no, si può rispettare la propria persona, si può non ridicolizzare tutto e si può decidere che certe questioni meritino confronti privati.

E questo lo dico pure davanti ad un mercato invernale che non deve essere trattato in modo superficiale per lacune in rosa importanti.
E, secondo mantra Lotitiano, “pe’ compra’ bisogna vende’”.

In tutto ciò io però faccio una stending ovation proprio a Lotito che, sarà pure tutto quello che volete, ma al netto delle esperienze pregresse, direi che già essere arrivato fino a qui senza svendere al primo offerente il gioiello serbo, è tutto grasso che cola.
Forse, almeno una volta l’anno, bisognerebbe pure credergli.

Diciamo comunque che, nel bene e nel male, Milinkovic è sempre l’unico personaggio sul quale le sessioni di calciomercato laziale si sono rette e l’unico i cui articoli avevano un qualche impatto in termini di hype.
Insomma, se nel corso delle estati passate non avessimo parlato di lui, avremmo fatto harakiri tra ventilatore e condizionatore.

A questo punto ci tocca riversare tutte le nostre speranze su giugno-luglio-agosto. Ma del resto ci sarà un passaggio di notizie che nemmeno il caso Pamela Prati–Mark Caltagirone con gli special di Barbara D’Urso…. E la stampa parte già avvantaggiata.
Siate gentili che qui il cringe incombe e dal Mondiale a parlare di Temptation Island, è un attimo.

Simplemente, Xoxo.

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