AMO le partite come quella di ieri.
Mi riconciliano col mondo e coi miei disagi da tifosa.
Perché per quanto uno possa sentire l’odore di noia lontana un miglio, le amichevoli sono spesso costellate di trash che nemmeno il cielo in agosto.
E vedere Luis Alberto fare il gollazzo più veloce della sua carriera, nonostante il baraccume intorno a lui, mi fa sentire fortunata, tutto sommato.

E’ quasi Natale, siamo quasi tutti più buoni ma nemmeno le lucine e i Cinepanettoni riescono a indorarci la pillola sul mappazzone calciomercato, qua.

Felipe Anderson ha giustamente sottolineato, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che con la giusta mentalità la Lazio se la gioca con chiunque.

Faccio una premessa : visto lo spessore inesistente della sfida contro il Galatasaray, la puzza di poracciata la sentivo anche dal divano.
Mi ero preparata a sottolineare l’ennesima volta le stranezze dei biancocelesti, del tipo struggersi per l’ennesimo palo in fronte contro il Midtjylland ad asfaltare BIG random per tutta la Serie A.
Mi ero preparata al solito circo dei social che perculano clamorosamente.
Ma proprio nel momento in cui avevo già la meravigliosa immagine dei meme impazziti all’indirizzo della società per il poco mercato regalandomi un momento di vero godimento, Luis ha affondato l’ultimo fendente.

Tutto bello, bellissimo, però c’è un però. Perché per quanto non sia stato un clean sheet, puntare il dito contro uno tra Romagnoli, Casale o Provedel, è troppo comoda. Davvero troppo comoda.
Cioè, rendiamoci conto che certi gol sono CANDIDAMENTE imparabili, consapevoli che questo non costituisce reato.
Ma totally schok nel vedere, o ri-vedere il nome di Ylmaz. Ma davvero fa?

Chissenefrega, dunque, di stabilire se quello o quell’altro sia incappato nella sbavatura, oppure no.
Figuriamoci, mica sono come certe faine, negli anni ho imparato: se ci sta la vittoria, incurante dei dettagli se vive bene lo stesso.

Ho speso fin troppe parole per commentare una partita vinta, ma inutile.
Non ha molto senso.
Ma fatemi dire che, mentre con l’ultima allo Stadium la Lazio ha perso punti agli occhi di qualcuno, ai miei occhi, ieri, non ha fatto che acquistarne.

Note a margine….
Dicevo, posto che è evidente proprio che non sia altro se non l’ennesima baracconata con Luis Alberto sbattuto in primo piano come “uomo copertina” nei siparietti cringe, spero DAVVERO non ce ne libereremo MAI.
Potrebbero almeno cercare di renderli meno mappazzoni evitando di scrivere sadicamente sul rapporto teso con Sarri.
Perché negli anni ne abbiamo viste diverse, là dentro. Da quelli come Bastos che almeno ti strappavano una risata a quelli dotati della giusto trash per rigirarsi la frittata tipo Acerbi che sul finale ha palesato la sua smania di protagonismo, però fino a quel momento era stato pressoché perfetto.

Ed invece Luis si vede proprio che è uno buono come il pane.
Beati noi che ce lo siamo pigliato.
Perciò vi saluto, cia’

Simplemente, Xoxo.

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