Sbaglio o a questo giro persino l’atteso faccia a faccia tra Lazio e Roma per un posto in Europa League sta superando le aspettative? 
Un piazzamento annunciato in pompa magna, le trashate per creare hype attorno all’irregolare gol di Acerbi, tutti coi popcorn, Mourinho e Caressa che hanno affilato le unghie. Ma non solo. La polemica, infatti, non sembra affatto placata.

“Le parole di Mourinho? Ha detto la verità. Si può sindacare su tempi e modi, ma quanto successo toglie certezze ad addetti ai lavori, a giocatori, a pubblico. Comunque va garantirà serenità agli arbitro che hanno un difficile compito”. 
Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Atalanta Umberto Marino.

Invece, mai minaccia fu più innocua, più moscia di una permanente fatta da un parrucchiere appena diplomato, più scarica di me davanti ad una puntata di Superquark. 
Spezia-Lazio non si può rigiocare, AMEN. Caressa, Roma, Atalanta e chicchessia di turno, fatevene ‘na ragione, PLEASE.
Come riporta il Corriere dello Sport, infatti, a prevederlo è il regolamento VAR stesso che sottolinea come un errore commesso – anche commesso davanti al monitor – non porti alla ripetizione della partita.
«In linea di principio, una gara non è invalidata a causa di: malfunzionamento della tecnologia VAR così come per la tecnologia sulla linea di porta (GLT); decisioni sbagliate che riguardano il VAR (dato che il VAR è un ufficiale di gara); decisione/i di non rivedere un episodio; riesame/i di una situazione/decisione non revisionabile».

Di ipotesi reale manco l’ombra, è soltanto trash ed è quello il vero guaio. 
Che voglio dire, il calcio non si gioca nei salotti televisivi e quindi delle chiacchiere ce ne possiamo pure fregare, sennò tanto vale seguire Uomini e Donne. 
Un po’ di raziocinio sarebbe proprio il minimo sindacale.

Mi aspettavo qualcosa di decisamente meno cringe per poi dedicarsi ad enfatici racconti su quanto la volata finale per l’Europa League sia, soprattutto, capitolina.
Già se qualcuno si fosse reso conto che era il caso di parlare proprio di Lazio e Roma sul filo del rasoio, mi sarebbe parso un bel passo avanti, per esempio. 
Mi immaginavo stracci che volavano, altarini che si scoprivano, ma tutta questa furia intorno ad una partita che DA REGOLAMENTO NON SI PUÒ RIGIOCARE… Io, boh.
Invece, della pomposità dello scontro tra Sarri e Mourinho, appena un pallido accenno.

Solo frecciatine, sorrisini perniciosi, sassolini che sono volati via dalla scarpa.
José (Mourinho) col suo immancabile pathos, ha inteso che qualcuno ha avuto bisogno di creare “amicizie” e c’è assolutamente tanta polvere sotto il tappeto.
E niente, questo ultimo baraccume non sarà destinato a finire tutto a Santero e mostaccioli.
Che tristezza.

Ci ha dovuto quindi pensare Caressa pure a sollevare l’ennesimo inutile teatrino.
E io non so se tollero di meno lui, o quel regime di servilismo che aleggia intorno a trequarti della stampa.

ACERBI
La partita che non si rigiocherà e continuerà a valere i 3 punti fin quando il riscaldamento globale non c’avrà uccisi tutti, l’ha decisa Acerbi, o almeno così mi piace pensare.
Soddisfazione non certo infondata viste le urla da pescivendoli perpetrate negli ultimi giorni intorno alla sua persona.
Lo hanno letteralmente massacrato per un gesto e perché, dopo averlo fatto, sorridendo non gli era fregato un ca*zo e così aveva riferito ai microfoni a favore di telecamera per poi pentirsi.
Aveva riso di una risata isterica ( pensare il contrario sarebbe machiavellico) reo di aver sminchiato la partita contro il Milan.
Si era comprato una pagina di giornale per chiedere scusa.
Segna un gol decisivo ma, invece di correre sotto i suoi tifosi, è andato dalla parte opposta.
Non ci sono né vittime e né carnefici, penso semplicemente che ognuno continuerà a rimanere fermo sulla sua posizione. E, lo dico sinceramente, mi stupirebbe vederlo alla Lazio fino all’esaurimento del suo contratto.

LAZIO E ROMA
In questi giorni tutti contro la Lazio, un polverone, quando però venivano assegnati altri cinquanta gol dubbi agli altri, andava bene, nessun complotto lì. 
Qua c’è bisogno come l’aria di tornare a parlare in campo e non nelle trasmissioni televisive.

Perché tirano bordate random e dimenticano il meglio: Il finale si fa sempre più scoppiettante, la Lazio incontrerà Sampdoria, Juventus e Verona. La Roma oltre alla Conference League, si troverà davanti Fiorentina, Venezia e Torino. La corsa all’Europa League è aperta come non mai.

Che Mourinho potrebbe dare sicuramente vita a dei catfight imperdibili con SARRI, non vedrei l’ora, giuro.

Simplemente, Xoxo.

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