Per il quarto incontro europeo della Lazio in Champions League contro lo Zenit, è stato designato il sig  Micheal Oliver. Il fischietto inglese fà parte di una famiglia di arbitri: infatti il padre ha diretto gare fino alle serie B d’oltremanica e la moglie, che ha sposato nel 2015, è anch’essa un arbitro. Oliver ha raggiunto la premier league nel 2010 mentre la nomina ad internazionale è arrivata nel 2012. Due anni fà balzò alla ribalta mediatica per aver concesso un calcio di rigore dubbio al 90′ nel quarto di finale di Champions League Real Madrid-Juventus dove venne pesantemente criticato dagli juventini e da Buffon in particolare. 


Tornando alla partita di ieri la Lazio si presentava da favorita, avendo ritrovato gran parte dei suoi giocatori titolari reduci da infortuni 

e covid-19. Lo Zenit invece si approcciava a venire a Roma senza grandi problemi di formazione avendo a disposizione il suo undici tipo.

La gara parte subito con una Lazio che la fà da padrona e dopo appena tre minuti Immobile riceve il pallone tra le linee e calcia con potenza da fuori area trovando una traiettoria imparabile per il portiere avversario. Grandissima realizzazione dell’attaccante campano che finalizza un’azione corale di squadra che conta ben 25 passaggi consecutivi. Si mette dunque subito in discesa per la Lazio.

La gara prosegue con l’undici biancoceleste che dimostra tante idee e notevoli trame di gioco. In fase di possesso c’è quasi sempre l’uscita dal basso e i catalizzatori del gioco laziale per le verticalizzazioni e i lanci sugli esterni sono sempre Leiva e L.Alberto. Immobile viene spesso incontro a prendere palla mentre ad andare in profondità è Correa.

Oliver arbitra una gara giocata dalle due squadre in maniera corretta. Si limita a sanzionare contatti leggermente oltre una certa soglia.

Al 20′ la Lazio raddoppia con un gol capolavoro di Parolo che calcia un rasoterra da fuori area trovando l’angolino basso della porta difesa da Kherzakov.

Dopo appena 2′ però lo Zenit accorcia immediatamente le distanze con Dzyba che controlla bene e infila Reina.

La Lazio ha un piccolo black-out e rischia addirittura di subire l’immediato pareggio ma il tiro russo và alto.

La gara si sblocca dunque e si apre del tutto. 

Al 38′ prima ammonizione dell’incontro per Barros che commette un fallo tattico. Ammonizione sacrosanta. Arriva il termine della prima frazione con la Lazio che crea molto e detta il gioco avendo occasioni per triplicare peccando però un pò di cinismo. Lo zenit si dimostra inferiore alla Lazio e trova il gol al primo tiro verso la porta laziale. 

Nel secondo tempo lo Zenit parte con la voglia di pareggiare riversandosi nella metà campo avversaria.

Al 47′ viene ammonito Lovren (ex Liverpool) per un pestone ai danni Correa. Giustissimo sanzionarlo.

Al 53′ in seguito ad un contropiede repentino Lazzari si invola in area, serve Immobile che si destreggia e subisce fallo. Contatto netto e Oliver fischia immediatamente calcio di rigore. Arriva la terza marcatura della Lazio.

La gara prosegue con la Lazio che non abbassa la guardia e anzi continua a imporre il suo gioco. Lo Zenit accusa molto il colpo.

Al 82′ abbiamo l’unico episodio di difficile valutazione per l’arbitro inglese. Muriqi è in area e viene marcato da Rakitsky. Il difensore russo interviene e entrambi i giocatori vanno a terra.  Muriqi cade ma per via dello slancio e non per il contatto. Giusto lasciar proseguire e grande chiamata dell’arbitro.

Poco dopo Muriqi sfiora il quarto gol.

Al 88′ viene ammonito Acerbi per ostruzione su Malcom lanciato in velocità. Provvedimento equo. Dopo 3′ di recupero la gara finisce con la Lazio che vince con pieno merito e dimostrando grande maturità. L’arbitraggio è stato semi-perfetto da parte di Oliver e i suoi assistenti che non sbagliano praticamente nulla.

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