Il campo ha così parlato: sarà la Spagna l’avversaria degli azzurri agli ottavi di finale. Remake bello e pronto cercando il riscatto per la finale 2012, quando le Furie Rosse travolsero i nostri azzurri per 4-0.

 Capolisti del girone? Sì, sarebbe stato bello e troppo facile, proprio la prima posizione raggiunta mette nei guai l’Italia ed il cammino si fa più impervio. E’ Ivan Perisc a complicare la vita a Buffon e company riportando Conte con i piedi per terra. Il finale con ribaltone della Croazia cambia la classifica e la Spagna finisce seconda nel proprio Girone diventando la nostra prossima avversaria agli ottavi. La rivincita che si aspettava da quattro anni arriverà, ma un pò troppo presto. 

 

Galeotto fu il tiro dal dischetto sbagliato di Ramos che poteva essere il gol della salvezza, ma la serata era nel segno della Croazia ed i pianeti si sono allineanti all’87’ per Perisc. La nazionale del ct Del Bosque ha perso per 2-1 e finisce seconda nel Girone D vinto dai croati.  A parigi andrà in scena la suggestione di una finale già vista nella scorsa edizione, che ora vedrà le contendenti combattere per una crudele qualificazione valida solamente per i quarti. Conte si troverà una squadra ostica in un match che vale l’orgoglio di una rivincita tanto attesa e non con la Croazia virtualmente agli ottavi per tanto tempo. Iniesta e compagni, che erano a punteggio pieno, sono stati beffati in un minuto dal ribaltone in campo ed in classifica di Perisic con una chiusura strepitosa. Pur avendo tenuto in mano le sorti del match, la dura legge del calcio punisce e dimostra ancora una volta che fino al 90′ minuto la sorte può cambiare. 

 

Per assurdo l’Italia deve rimpiangere il ruolo da capolista del proprio girone, un secondo posto avrebbe portato sicuramente un avversario più “delicato”, Eder ha condannato gli azzurri ad un ottavo di finale che più complicato non si può. Come se non bastasse, la vincente tra Italia e Spagna molto probabilmente incontrerà la Germania ai quarti, Germania campione del mondo e continuando a parlare per assurdo, ove il primo posto ed il gol di Eder sono una condanna, la finale potrebbe essere più “leggera”.

 

La “big” doveva capitare prima o poi, sicuramente sarebbe stato meglio poi, ma i nostri azzurri hanno dimostrato di avere carattere oltre le piccole imperfezioni. Per la “partita infinita”, appuntamento allo Stade de France lunedì 27 giugno, fischio di inizio alle ore 18:00. Furie Rosse in trincea e l’Italia che tenta la scalata all’Everest come fosse un pò una specie di Leicester: outsider, meno quotato, dato per spacciato, che però ha zittito tutti conquistando il gradino più alto sul podio.

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