Lotito sta a tecnico italiano come Tare sta a tecnico straniero: sembra essere questa l’equazione di partenza che a quanto pare sembra sia prossima finalmente ad una soluzione.

Le divergenze tra il patron della Lazio e il d.s albanese, hanno prodotto sinora soltanto tanto caos e confusione ad a farne le spese sono stati in tanti, in primis Inzaghi e Prandelli, messi temporanemante nel congelatore in attesa di conoscer il proprio destino ma in secundis anche il mercato, con una sfilza di calciatori contattati direttamente dalla dirigenza per la concreta paura di poter nel frattempo vedere qualche obiettivo sfumare via. Lotito preferiva un profilo italiano ma evidentemente era poco convinto dell’ ex tecnico della Fiorentina, al punto da corteggiare insistentemente ma senza esito Giampiero Ventura, ormai prossimo sposo della Nazionale italiana. Igli Tare, che in questo periodo sta sentendo come non mai il fiato sul collo del suo datore di lavoro che sta cercando piu’ volte di invadere il proprio terreno di lavoro, preferiva invece un identikit straniero maggiormente suggestivo, meglio se argentino come dimostra la prima scelta Sanpaoli, il quale ha poi preferito i soldi freschi della nuova proprietà del Granada. Le due parallele, pare però essersi nelle ultime ore incontrate in un punto comune perchè il nuovo profilo sbucato improvvisamente fuori dal cilindro (stiamo parlando di Marcelo Bielsa, anche lui argentino), pare aver messo d’accordo entrambi al punto che gli è stato subito propoaro un ricco ingaggio (si parla di un contratto triennale a 2,5 milioni di euro a stagine) che profuma di fumata bianca. Se così fosse, si tratterebbe di una scelta di primo piano, tutt’altro che una ruota di scorta visto che il palmares del “El Loco” parla del resto solo; due campionati vinti con il Newell’s Old Boys (apertura e clausura), un’oro alle Olimpiadi del 2004 ad Atene ed un argento nella Copa America disputata sempre nello stesso anno in Perù con l’Argentina oltre ad una finale di Europa League disputata quando allenava l’Athletic Bilbao nel 2012, sono sin qui i migliori successi raggiunti dell’eccentrico e vulcanico allenatore la scorsa stagione sulla panchina del Marsiglia, famoso per il suo gioco offensivo (predilige come Pioli e Inzaghi il 4-3-3) e per il suo approccio metodico e scientifico alle partite che lo porta a curare ogni minimo dettaglio. Bisogna però pare in fretta perchè il tempo stringe. Del resto, quasi tutte le squadre hanno cominciato da tempo a programmare la prossima stagione….

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