“Rivoluzione”, “rinnovamento” e “ristrutturazione”, le parole chiave usate da Claudio Lotito per preparare la Lazio che verrà, ma dopo tante voci, sarà pronto a mettere mano al portafoglio?

 Il campionato, a tratti disastroso per i biancocelesti, è finito da pochi giorni e gli occhi sono puntati sul mercato. Non manca il vociare, i rumors sono scatenati e Igli Tare ci rende partecipe dei suoi pensieri. Si parla di cambiamenti drastici, ma dopo tante parole arriveranno i fatti? Nessuno ha più il posto assicurato e sulla lista dei sacrificabili ci stanno finendo proprio tutti, dal portiere all’allenatore. 

 

DOVE ERAVAMO RIMASTI- Difesa, centrocampo, attacco e panchina, tutto da rifare. Punto a capo e si riscrive la rosa al completo. Il reparto della retroguardia che quest’anno è sembrato scostante, diciamo così per non dire “horror”, pare non sia l’unico a dover essere smantellato, ma dopo il secco “no” di Tonelli, niente nuove e niente buone. Il parco attaccanti orfano di Klose e Matri in partenza per Milano, si è ridotto all’osso. Djordjevic? Sembra incredibile, ma nelle ultime ore si è fatta strada la voce insistente che vede il serbo verso la Premier League. Chi si è fatto avanti, penserete voi, ma un club c’è. Si tratta infatti del Middlesbourgh, Lotito però come al solito la spara grossa e chiede 15 milioni per il cartellino del centravanti molto poco convincente. Passando per il centrocampo, a tener banco è la questione Biglia: va o resta? Ancora una volta il presidente pare voglia far il prezioso chiedendo un prezzo esorbitante, che ad ora, nessuno è disposto ad assecondare. La dirigenza però fa una corte spietata al Principito ed ha messo sul tavolo un’offerta da re con notevole ritocco dell’ingaggio. Il regista argentino sembra non esser desideroso di restare senza neanche l’Europa e la fascia da capitano non è bastata. Candreva oramai è quasi ufficialmente con un piede fuori Formello, Marchetti ha il rinnovo ma non ha il posto sicuro e poi c’è il fantamister. 

 

TANTO RUMORE PER NULLA?- Certo le notizie non sono mancate, come non sono mancati i dichiarati amori di Tare. Dapprima Borini e adesso tutto tace, poi Milik che sembra troppo costoso per le tasche di Lotito, passando per Lapadula, Immobile e Pavoletti, che più che altro sembravano fantasie dei rumors. Il toto-allenatore si era incentrato su Sampaoli, ritenuto ancora una volta troppo caro.  

 

La rivoluzione delle belle speranze, sarà fatta come tristemente noto con il parametro zero ed il low cost? Si parla insitentemente solo di mercato in uscita e non di quello in entrata con la stessa veemenza. “Fare cassa” è sempre stato l’obiettivo primario di Lotito, ma se parliamo di rinnovamento, allora si deve parlare di una squadra costruita per essere competitiva e non che ambisce ad un sesto posto raggiunto per miracolo! 

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