Tutti i pensieri erano concentrati sul grande addio, sofferto sia per noi che per lui, di Miro Klose. L’ambiente biancoceleste sanguina ancora per la ferita aperta ed eravamo così presi, che non ci siamo resi conto che forse a calpestare il prato dell’Olimpico per l’ultima volta, potrebbe essere stato anche “Sant’Antonio” Candreva.

 Natali a Tor de’ Cenci, romano di nascita, tifoso romanista e laziale d’adozione: Romoletto, dopo la prima uscita in campo contornata da fischi per la sua dichiarata  fede giallorossa, ha trasformato quel disappunto in amore diventando una vera e propria bandiera per il popolo biancoceleste. E’ stato il campo a parlare per lui, a metter da parte quell’ “opposta fazione” che all’inizio aveva reso l’arrivo cosa forse amara, ma il sacrificio e quei chilometri macinati sul rettangolo verde, hanno fatto dimenticare quel pò di romanista che c’era in lui tanto da volerlo capitano. Proprio dalla “fascia della discordia” l’annata di Romoletto non è stata tra le migliori. Eh già, iniziò tutto dall’addio di Stefano Mauri ed il posto vagante. La sua candidatura era cosa scontata e tutti si aspettavano che quella fascia si posasse sul suo braccio con tannto di comunicato ufficiale. Sembrava non ci fossero alternative a “Romoletto finalmente capitano”. A Formello però nulla è come sembra e spiazzando tutti, o quasi, tra lui, Marchetti che era un altro candidato perfetto, fu nominato Lucas Biglia in un tentativo sornione da parte della dirigenza per assicurarsi la permanenza dell’argentino ad ogni costo. Il malcontento non fu taciuto, nè tenuto tra i denti, Candreva rifiutò i gradi di vice ed iniziò quasi da subito a guardarsi intorno. Capitano “morale” forse non bastava e quell’addio cominciò ad echeggiare nell’aria da settembre fino a farsi più concreto ad aprile. 

 

L’OMBRA DEL NAPOLI- Tra le tante opzioni per il futuro dell’esterno di Tor de’ Cenci, si è fatta strada pian piano, quella che lo vede nel mirino di De Laurentiis. Non è una novità, perchè i rumors l’avevano dato in uscita dalla Lazio ed in partenza per Napoli , già prima dell’esonero di Stefano Pioli. Ufficiosamente con un piede fuori da Formello, il presidente partenopeo pare non essersi tirato indietro e nelle ultime ore è trapelata un’ ultima indiscrezione: Sul tavolo delle trattative infatti, pare ci sia il cartellino di Manolo Gabbiadini più 7/8 mln cash per convincere Lotito a cedere Candreva. Diciamocela tutta, al momento dopo l’ultimo sforzo e la Champions, l’aria di Napoli è certo più serena di quella che tira dalle parti del Colosseo!

 

A fare il punto sulla questione è intervenuto l’agente del giocatore, smentendo l’avvicinamento all’Inter e non negando però l’interesse di vari club italiani ed europei intorno al suo assistito. Cercando di liquidare i ruomors, si è limitato ad un:  “adesso è alla Lazio, ma non posso escludere assolutamente niente su quello che potrebbe essere il suo prossimo futuro”.

 

Le parole di Federico Pastorello hanno lasciato intendere che l’offerta a cui proprio non si può rinunciare, non è stata ancora messa sul tavolo, anche se le proposte non mancano. Questo divorzio s’ha da fare? I laziali pronti ad un altro addio? E se ciò non accadesse in estate, sarà solo questione di tempo aspettando gennaio? Lotito vuole fare cassa ed è pronto a liquidare i suoi giocatori più importanti con il pretesto di iniziare la rivoluzione ( anche Marchetti è nell’occhio del ciclone) e Candreva pare voler cambiare aria. Tutto rimane sospeso in una bolla e l’unica cosa che mi viene in mente è che, se dovesse andare, non abbiamo fatto in tempo ad organizzargli la festa!

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