Grazie alla vittoria contro l’Inter, il futuro nebuloso di Inzaghi potrebbe schiarirsi, i giocatori sono con lui e la risalita della panchina adesso sembra possibile più che mai. La società però, pare non avere ancora le idee chiare ed il susseguirsi di nomi continua a trapelare da Formello.

Se sarà divorzio, nei pensieri di Tare, già da gennaio, c’è Montella che convince il ds , ma non certo la piazza per il passato giallorosso e la stagione fallimentare con la Sampdoria. Più gradita la candidatura di Mihajlovic di cui si parlava con insistenza poco tempo fa, fino addirittura a sembrar cosa fatta ed i rumors si erano scatenati intorno ad un incontro tra il serbo e la presidenza con tanto di prima bozza di contratto. Mazzarri anche era entrato nell’ottica della società, ma il suo ostinarsi col 3-4-3, renderebbe la rivoluzione della rosa più radicale. Un nome che piace molto a Lotito è quello di Prandelli che più volte si era offerto di venire alla Lazio, ma dal punto di vista economico per le tasche del club è proibitivo. Più abbordabile era De Biasi condottiero della Nazionale albanese, ma la pista pare si sia raffreddata del tutto.

E POI C’E’ SIMONE- Inzaghi ha affondato il Carpi, squadra con cui esordì in C1 quando non aveva nemmeno 19 anni e questa vittoria ha rallegrato lo spirito del tecnico e dei supporters, mandando in scena una squadra non certo priva di cartellini, ma solida e cinica. Nonostante il treno Europa non abbia fatto tappa a Formello, la vittoria contro l’Inter ha fatto guadagnare punti al nuovo allenatore perché questi ultimi due trionfi sono stati poco utili alla posizione in classifica, ma indispensabili per il posto fisso in panchina.

BIGLIA A TUTTI I COSTI- Parlando di futuro e rivoluzione, oltre l’addio sofferto di Klose, la Lazio è pronta ad altre cessioni importanti: Biglia e Candreva sono i pezzi da novanta pronti a salutare la capitale. Simone Inzaghi però ha speso parole sul regista argentino: “ Biglia è un top player, la Lazio dovrà ripartire da lui”. Blindare il Principito a tutti i costi, questo il primo punto sulla lista di Inzaghi e poi il pensiero agli innesti indispensabili per la rosa che deve rinforzarsi in due reparti principalmente, attacco e difesa.

PER SIMONE UN CIELO SEMPRE PIU’ BLU?- I discorsi ad ora son sempre ipotetici, del doman non v’è certezza ancora. Simone Inzaghi è consapevole che la squadra è con lui e che molti giocatori, Keita soprattutto, sperano nel suo rinnovo alla leadership della panchina. Conferma? Sì, ha dichiarato di aspettarla a breve, vivendo il momento con responsabilità e tranquillità. Con Lotito e Tare ha un ottimo rapporto e gode della loro fiducia, dapprima nelle giovanili ad ora possibilmente in prima squadra. Futuro.. futuro, ancora futuro: tema ricorrente e un po’ rognoso in quel di Formello, dove tutto tace nella solita quiete che precede la tempesta. Addii, arrivi e conferme tutto in un turbinio di emozioni che accompagneranno la sessione del mercato estiva dove si lavorerà alla rivoluzione biancoceleste.

Sulla questione ad ora sotto i riflettori, quella della panchina, nessuno si è sbottonato del tutto e tra i tanti nomi, Igli Tare si è lasciato scappare solamente un secco e vago: “l’annuncio del nuovo allenatore sarà fatto al momento giusto”!

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