Chi paragona la Lazio al Titanic, dimentica che sul Titanic prima di affondare si sentiva suonare l’orchestra, mentre la Lazio sente i comunicati di Tare e Lotito. “Squadra difficilmente migliorabile”, ma quale squadra precisamente?
Che tra una pennica e l’altra il nostro Direttore Sportivo si sia confuso? Eh sì perchè nei momenti bui, esce sempre il comunicato-tormentone, come quello del fu Petkovic che dopo anche sonore mazzate in conferenza stampa si abbandonava al “Dominiamo avversario!”. Mercato? No, e non è un pesce d’aprile perchè quello che si è verificato ancora una volta all’AtaHotel ed è solo la punta dell’iceberg. La società non interviene oramai da tre sessioni! Grandi aste e campioni, mentre la dirigenza biancoceleste rimane a guardare da lontano. Punta sui giovani di belle speranze presentati come “scommesse a lungo termine”, dimenticando che in campionato il tempo non è mai abbastanza.
Incognite e nessuna certezza, suggestioni di futuri gloriosi e nessun giocatore con alle spalle la gloria vera, si parla di restyling e di una squadra tirata a lucido, o almeno così vorrebbero farci credere giustificando il budget ristretto speso dal gennaio scorso che tra Morrison, Kishna, Hoedt, Patric, Milinkovic e Mauricio, non fa nemmeno la metà del cartellino di un calciatore “reale”, solido e che permetterebbe il salto di qualità. Anche la Juventus fece i lavori di ristrutturazione e puntò sui giovani, con la differenza che loro hanno Dybala e questo significa che le scommesse vinte ed il buongiorno si vedono dal mattino, mentre la dirigenza biancoceleste fa colazione con la vodka e poi va a far la spesa.
LA PUNTA DELL’ICEBERG- Dopo il terzo posto dell’anno scorso, la Lazio staziona in ottava posizione con problemi palesati in più occasioni tra infortuni senza sostituzioni e giocatori abbonati alla panchina. Sembrano sfumati già ora tutti gli obiettivi stagionali, ma Lotito lo stesso non è intervenuto sul mercato: Formello ha aperto le porte a Bisevac (praticamente gratis) e ad Ivan Vargic a fine stagione, quando Berisha saluterà. Nemmeno la sceneggiata farsa napoletana di cercare un attaccante all’Atahotel, perchè il caro Tare dorme e non piglia pesci e dichiara di aver chiuso gli occhi per l’occasione sbagliata di Konko, ma bisognerebbe ricordare al nostro Ds che di solito son le punte a fare gol: Igli, guarda Higuain!
Parlando di Napoli, ricorda Lotito, noi scenderemo in campo con il mito Klose fermo a 0 reti e loro col Pipita a peso d’oro già da tempo in doppia cifra. E se pensate che questo sia il culmine di una buffonata e di un’altra presa in giro, bhè state sbagliando perchè dell’iceberg avete visto solo la punta: in estate si parla di ridimensionamento. Cosa significa? Significa che per tappare la falla nelle casse della soscietà, si opterà per grandi cessioni e acquisti stile “la Lazio che verrà” tra scommesse a lungo termine e giovani di belle speranze. Quindi già da ora non pensate a nomi famosi, ma preparatevi a cercare su wikipedia!
L’OTTIMISMO GENUINO DI PIOLI- Se le colpe della società sono tante, Pioli ne ha poche. Il tecnico emiliano più volte ha chiesto innesti indispensabili: due difensori centrali, un centrocampista del valore tecnico non inferiore a Biglia e soprattutto un attaccante di qualità. Aveva inoltre chiesto la cessione di quei giocatori che non rientravano più nel suo scacchiere tattico quali Morrison, Patric, Braafheid, Onazi e Gentiletti vista la sua situazione. L’ingenuo Pioli aveva così pensato che con i soldi risparmiati per gli inutili ingaggi, forse forse qualcuno a Formello si sarebbe presentato, ma nulla è cambiato e la musica si è inceppata sempre sullo stesso ritornello. Attaccanti? Difensori? Mezzala? Centrocampisti e magari anche Clasie, Van Persie o Hernandez? Caro mister, sei alla Lazio e ricorda: low cost!
CARO PRESIDENTE- “Fanno tutti la fila per venire qui” e certo! Poi ti sei ritrovato con Postiga ed altri giocatori di livello da mezza Serie A sul groppone! O come il nuovo Gazza, ovvero Morrison che devo diertelo presidente, per un pò ci avevamo anche creduto perchè a far le presentazioni tu sei bravo! Milinkovic-Savic e Kishna ci soddisfano, ma la strada per gridare al “top player” ancora ce n’è tanta. Tu caro presidente, te la prendi con noi dicendo che siamo inaccontentabili, ma la Lazio è una squadra di alto lignaggio, una delle più antiche in questa nostrana Serie A e merita di esser considerata priorità, merita la precedenza, merita di tornare ai fasti passati. Il tuo D