Aria bonaria, eppure Rafael Benitez ha un brutto vizio che non perde: non piace a nessuno! C’è chi fa la raccolta di figurine, chi di conchiglie e poi c’è lui che fa una collezione tutta sua, colleziona flop in panchina e dopo Inter e Napoli si aggiunge alla lista anche l’altisonante Real Madrid.
Lontano il tempo del trionfo col Valencia e la Champions col Liverpool, Rafa ha fatto crack e l’ego dei tonfi ha rimbalzato da Milano ai blancos.
E SE L’AMORE NON C’E’- “Sono un professore e mi piace insegnare”, questo racconta la cronaca di una scintilla mai scoccata coi suoi giocatori che ha portato all’epilogo esonero in diverse occasioni come fosse una costante, la regola e non l’eccezione. Il professor Benitez portò il Valencia sul carro dei vincitori ben due volte, sulla vittoria storica del Liverpool in Champions addirittura girarono un film, ma quello che veramente si scoprì da rumori fuori scena e non al cinema, furono le parole aspre di Steven Gerrard che dichiarava che tra lui e Benitez non c’era questo grande amore. Con l’eccezione di Mascherano, Rafa insegna il calcio ma non riesce a farsi ben volere dallo spogliatoio, soprattutto dalle stelle delle squadre con cui spesso entra in rotta di collisione. Dall’Inter post-Mou, andò via sbattendo la porta e arrivò a Napoli con un bagaglio più che sostanzioso: portò infatti ai partenoperi una pipita tutta d’oro, Gonzalo Higuain. Dopo la Coppa Italia vinta il primo anno, tutto andò in pezzi e la gente abbandonò il San Paolo a causa del gioco sì offensivo, ma non adatto ad Hamsik, Insigne e tanti altri, tutti poi ritrovati con Sarri. Chiuso per il Napoli il BB (biennio Benitez) a giugno partì alla volta del Real dove indispettì proprio Cristiano Ronaldo.
CARO CRISTIANO…- Nella guerra fredda ad aver la meglio su Rafa è stato Ronaldo che spingeva per l’esonero dopo appena un mese di lavoro. Dopo il primo “vaffa” del giocatore al tecnico, la situazione andò sempre peggio fino all’aut aut di Cristiano al presidente: “o me o lui”. La storia racconta che dopo l’umiliazione subita dal Barcellona per 4 reti a 0 nella partita simbolo di Spagna, el Clasico, CR7 a novembre chiese che saltasse la testa di Rafa e a gennaio è saltata. Non piaceva al popolo blanco, non piaceva ai giocatori, insomma , non piace quasi mai. Al Real adesso serve un colpo di testa e la blanca panchina ha abbracciato Zidane e lui, di colpi di testa, se ne intende!