VOLARE A BASSA QUOTA PROPRIO NO! Quella maglia è amata e si chiede solo che venga onorata: Sit-in, stadio vuoto, striscioni poco lusinghieri, Lazio abbandonata e contestata da parte dei suoi tifosi che sempre gli son rimasti vicino, ma non accettano più ad oggi di vederne il simbolo portato senza rispetto.
Sono proprio i supporters a scendere in campo facendo la voce grossa incolpando i giocatori di aver perso gli attributi per strada. In campo la lazialità sembra essere sparita, ma è proprio la lazialità a spingere alla protesta chi la ama. Non basta più il pareggio contro il Saint-Etienne , peraltro inspiegabile, come non basta più il gol di Matri. La contestazione però non arriva come un fulmine a ciel sereno in quanto il malumore che serpeggiava tra gli spalti tuonava all’orizzonte e si era già avvertito nel clima post-apocalittico dopo le debacle tragiche contro il Chievo ed il Napoli.
Scenari bui quelli intorno a Formello sì, perchè dopo quella vittoria sofferta al San Paolo che portò ai preliminari di Champions, la Lazio cambiò volto indossando la maschera peggiore. Delusione ed amarezza verso quei giocatori che l’anno scorso avevano trascinato la squadra fino al terzo posto, ma che oggi appaiono svogliati e sembrano in attesa con la valigia in mano. Se dapprima la colpa era da imputare al solo mercato inconcludente che non aveva portato in quel di Formello grandi nomi, adesso il dito si punta contro tutta la squadra. Dopotutto non è la dirigenza in campo a giocare così, tanto per… Nel fuoco incrociato tra tifosi e Lazio, pare sia Pioli a doverne pagare il prezzo più alto, ingiustamente forse, ma che ad ora è la fotografia di un condottiero stanco di un esercito vinto.
Encefalogramma piatto, la Lazio non risponde. La sola consolazione è la conquista del primo posto in Europa nel proprio girone anche se il pareggio amaro contro il Saint- Etienne ha destato preoccupazioni e non poche. Adesso si comincia a far sul serio e le squadre non sono più “evanescenti”. L’urna di Nyon infatti non è stata gentile e non fa sorridere, il sorteggio ha parlato chiaro per le italiane e non ha portato buone notizie: alla Fiorentina toccherà il Tottenham, al Napoli il Villareal e la Lazio se la vedrà coi turchi del Galatasaray. La Coppa Italia anche non è benevola, sì, perchè dopo l’Udinese, i biancocelesti dovranno aspettare l’esito del derby della Mole e potrebbero ritrovarsi proprio la Juventus come avversaria. Quale coniglio tireranno fuori dal cilindro? I tifosi non ci stanno e protestano sulle ceneri di una fenice che non risorge tra giocatori assenti, aspettative tradite, panchina instabile, dirigenza che guarda dall’altra parte e sorteggi ostici.
Sembra che non sia più il tempo di sognare, ma solo quello di annaspare cercando di rimanere a galla. Il tifoso laziale no, non può accettarlo, il tifoso laziale merita di più perchè l’amore con l’amore si paga!