Lazio e Champions League, un traguardo che mancava da tempo in casa biancoceleste, ma l’anno scorso arrivò Stefano Pioli che, dopo aver ereditato una panchina bollente, rilanciò i suoi ragazzi mettendone in luce le individualità e volò sino alla vetta.
Quest’anno però il quadro sembra essere storto: rosa mai al completo, i troppi infortuni ed il mercato non soddisfacente sia per il tecnico che per i tifosi. Pioli però non demorde e non lascia mai il suo incrollabile ottimismo, perché lui sì, lui ci crede nonostante il pessimismo che aleggia intorno a Formello. Le prospettive cambiano a seconda di come le si guardano ed il tecnico biancoceleste punta al piccolo miracolo sportivo: agganciare i quartieri alti in classifica. Il primo scoglio da passare è quello del mercato di gennaio, ove la dirigenza è chiamata a rispondere: la Lazio per continuare a sperare ha bisogno che a disfare le valige in quel di Formello, sia l’arrivo di un “big”. Per prima cosa serve un difensore che sopperisca la mancanza di Stefan De Vrij, perché senza di lui la retroguardia piange. Per ora Claudio Lotito sembra aver intavolato solo trattative interne , provando a blindare su tutti Lucas Biglia. Si pensa ai rinnovi casalinghi, anche se Igli Tare assicura di aver adocchiato già qualcuno nel grande mare del mercato.
VINCERE- Vincere rimane l’imperativo, perché le giganti in testa alla classifica, sembrano proprio non voler perdere il terreno. La classifica però è cosa strana e labile, una vera e propria “spacca campionato” per ora sembra assente; la Fiorentina ed il Napoli sembrano le favorite, l’Inter continua a vincere seppur con vittoriette di misura e la Roma tra Champions e derby, pare aver ritrovato l’iniezione di fiducia. Ora, tirar le somme è prematuro a novembre e l’anno scorso la Lazio tirò fuori dal cappello svariati conigli: partendo come favorita solamente al raggiungimento di metà classifica dai soliti disfattisti, per un punto sfiorò addirittura il secondo posto e si fece sentire da tutti: “io ci sono”, l’aquila tuonò! E la Lazio c’è ancora! Sperando forse in un pizzico di sfortuna altrui, quel pizzico che basterebbe ad aprire la scalata almeno ai preliminari, ma la Lazio c’è soprattutto per la tempra dei suoi che, anche se ad oggi un po’ nascosta, non può essere svanita.
C’è nell’ottimismo di Pioli, c’è nel sacrificarsi di Candreva, c’è nei talenti giovani e c’è nelle scommesse da vincere.