Lotito è il presidente della Lazio da più di dieci anni.
E in questi anni sono stati commessi moltissimi errori soprattutto nella capacità di capire e gestire le situazioni e nel poco coraggio dimostrato quando bisognava, ripeto BISOGNAVA, fare il salto di qualità. La cosa assurda è che il presidente non ha mai fatto Mea Culpa, non si è mai messo in discussione.
Noi crediamo che che per avere un futuro è NECESSARIO questo Mea Culpa altrimenti invitiamo il presidente ad aprire a nuovi compratori (per chi dice che non ci sono… I cinesi si sono appena comprati anche l’Espanyol) guadagnando bei milioni da una società rilevata neanche totalmente in maniera regolare (Lotito infatti non lanciò l’Opa come era dovuto ma usò il cognato per ovviare a una situazione legale. Non condannato solo a causa di una prescrizione che ha reso inattuabile la pena).
Ricordiamo tutte le frasi da chi ha avuto a che fare con Lotito sperando che questo, magari leggendoli, si senta più uomo che superuomo.
ALESSANDRO NESTA :“Non lo conosco e non ho mai voluto farlo. Quando ero in scadenza con il Milan (2007) e si parlò di un mio possibile ritorno alla Lazio, lui disse cose su di me in maniera molto poco elegante, senza motivo.”
VLADIMIR PETKOVIC :”Non ero io il problema, non puoi cambiare il manico e sperare che le cose vadano meglio se la scopa rimane sempre la stessa.”
PAOLO DI CANIO :“Parlare di Lotito è come sparare sulla Croce Rossa. È un giullare che si atteggia a moralizzatore. Allenare la Lazio? Con Lotito mai nella vita.”
WILLY STENDARDO :“Purtroppo quando c’è egocentrismo, narcisismo… si fa fatica a dialogare. I tifosi della Lazio meriterebbero sicuramente qualcosa di diverso, mi auguro che in futuro possano avere una società diversa.”
FELICE PULICI :”Voglio essere molto sincero, non tornerò mai più nella Lazio con la presenza di Lotito.”
MAURO ZARATE :”Questo è un presidente che fa il male del club. Un presidente padrone che può distruggere un giocatore. Eravamo io e altri due giocatori con i quali lui ha avuto problemi e ci allenavamo in momenti diversi rispetto alla squadra, ci cambiavano negli spogliatoi usati dalle avversarie della squadra primavera. Non avevamo dottori, fisioterapisti. Nulla. A volte solo il massaggiatore era a disposizione. Una follia. Ci volevano distruggere e la stessa cosa l’avevano fatta anche con Pandev, che poi ha vinto la Champions con l’Inter. Quella persona è un male per la Lazio. Distrugge il patrimonio della squadra. Fa brutte cose. Voleva prendere in considerazione l’idea di vendermi ad altri club ma non è mai riuscito a trovare una soluzione adeguata e così negli ultimi anni si è rifiutato di pagarmi. Quando ho contestato la situazione, il nostro rapporto è finito; non mi ha più voluto in squadra ma allo stesso tempo non mi ha lasciato andar via. Non potevo più allenarmi in gruppo. Non ho mai sentito la fiducia di nessuno. Una situazione folle. Quando in televisione c’era la partita della Lazio, mi chiudevo al bagno a piangere per non farmi vedere da mia moglie. Non riuscivo più a guardare il calcio. È assurdo che ti impediscano di fare quello che ti piace. Prima mi hanno mandato in prestito all’Inter poi Lotito e la sua cupola mi hanno fatto fuori.”
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