Il racconto dell’undicesima giornata di serie A, inizia con le milanesi che travolgono le capitoline, in onore della chiusura dell’Expo che ha visto Milano come capitale morale, i lombradi festeggiano alla grande: sorridono dunque Mancini e Mihajlovic, in lacrime Garcia e Pioli.

La prima ad aprire i giochi nell’anticipo di sabato sera è stata l’Inter che ospitava la Roma favorita alla leadership del campionato E’ Medel cinghialotto dal cuore d’oro, a strappare lo scettro del comando a Garcia stoppando la corsa giallorossa. Mancho riabbraccia e si gode il timone del comando nonostante le critiche per il gioco esteticamente brutto che però risulta letale. Parlare di sola fortuna è dopo undici giornate riduttivo e sterile, in quanto le reti subite dall’Inter dimostrano che la coppia Murillo- Miranda è una delle migliori difese del campionato. Cade anche l’Aquila al cospetto del Diavolo che non veste Prada: la Lazio interrompe la serie di vittorie consecutive in casa a causa del trittico “infernale” Bertolacci, Mexes e Bacca. Le scelte di Stefano Pioli sono opoinabili visto che l’entrata di Ricardo Kishna ed Alessandro Matri ad oramai secondo tempo avviato, ha cambiato il volto biancoceleste e proprio l’ex enfant prodige dell’Ajax in appena venti minuti, ha segnato un gol fuorigioco ed uno effettivo e che Kishna di gol! Forse impiegato dal primo minuto avrebbe fatto la differenza perchè Ricardo vede e sente la porta, ma soprattutto la cerca. La partita si chiude con Lulic con la faccia tra le mani, lo sguardo basso di Pioli e lo sgomento di Lotito. Ride invece Mihajlovic che torna a festeggiare all’Olimpico sì, ma dall’altra parte della trincea: Sinisa ha tirato la bomba! A ridere di cuore è la Viola in salsa portoghese di Paulo Sousa che si divide con l’Inter la posizione di capolista. Nulla possono i ciociari all’ Artemio Franchi e la Fiorentina scatenata cala sul tavolo il poker: 4 reti ad 1 ed il Frosinone si inchina al cielo viola di Firenze. La Juventus torna a respirare l’odore di Parco della Vittoria in Serie A ed i bianconeri al Cuadrado vincono il derby della Mole: Pogba torna a fare il fenomeno e nulla possono i granata nonostante il gol di Bovo, perchè a derby oramai concluso in parità, la Juve rilancia al 93′ minuto con Cuadrado. La zebra non si fa incornare e Max Allegri torna a mostrare il sorriso, anche se odontoiatricamente non perfetto! Vittoria alla stra-grande anche quella del Bologna dopo l’esonero di Delio Rossi, vince contro l’Atalanta di Reja per 3 reti a 0: Buona la prima per Donadoni e finalmente Mattia Destro torna al gol e che gol! Altri a festeggiare in ultima battuta nel posticipo di lunedì, sono i toscani dell’Empoli, infatti il Palermo scivola su un Saponara di troppo in mezzo al campo.

CON LA TESTA TRA LE MANI- Rimangono con la testa tra le mani Lazio e Roma: entrambe alle prese con match importanti, non riescono a centrare il bersaglio. Per un punto Martin perse la cappa e per quel Medel di troppo, i giallorossi perdono la capolista. I biancocelesti sentivano odor di secondo posto ed invece, come sembra oramai una triste consuetudine, falliscono una delle partite più importanti e precipitano. Verrebbe da chiedere: Lazio, ma ogni tanto sei ancora al Leverkusen?! Basta con le parole, in ballo c’è l’Europa che vede i biancocelesti al comando del Girone G. Pioli adesso tocca a te!

CHI SI ACCONTENTA, MA NON GODE- Sfilza di pareggi amari e tante X ha visto quest’undicesima giornata. Verona e Carpi chiudono in parità 0-0. Mandorlini quest’anno ha conquistato 0 vittorie e rimane fermo a 6 punti fanalino di coda insieme al Carpi. La dirigenza continua a dare fiducia a Mandorlini e le voci sull’esonero prossimo del tecnico favorendo la candidatura di Guidolin, sembrano soltanto soliti rumo

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