Molti giornali si concentrano oggi sul rischio esonero di Pioli dopo la manita presa contro il Napoli.

Su questo tema i tifosi della Lazio si dividono in due blocchi circa uguali. C’è chi critica le scelte tecniche, chi le scelte tattiche e chi la mancanza di carattere per farsi sentire dalla dirigenza.
C’è invece chi ricorda il bel gioco creato lo scorso anno, la valorizzazione dei giocatori e la ricerca di un senso di appartenenza (come per esempio far cantare l’inno della Lazio)…

Tutti discorsi validi con il quale ci si può trovare d’accordo o meno ma il punto è un altro e rende vani questi discorsi.
Il problema vero è la mancanza di un’alternativa valida. Infatti non si può solo pensare se rimanere con Pioli oppure no ma anche a quello che avverrebbe dopo. I giornali scrivono di un eventuale subentro di Mazzarri o di Montella scordandosi però una cosa che nel calcio di oggi non è di poco conto: I costi. I due guadagnano infatti una cifra troppo elevata per il presidente Lotito.
Pioli è un allenatore che guadagna poco(come tutti gli allenatori presi nell’era Lotito) mentre i due citati sopra(come tutti gli allenatori ipoteticamente più bravi di Pioli) hanno e richiederebbero contratti milionari.

L’alternativa sarebbero allenatori come Di Carlo o Cagni(con tutto il rispetto)… E allora con quello che ci ha dimostrato Pioli lo scorso anno non vale la pena dargli ancora fiducia? Il mister è in confusione per colpe in maggioranza non sue e gli va rinnovata la fiducia anche per non dare alibi ai giocatori.

Avanti Pioli, raddizza la barca!

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