Mentre in casa Lazio continua imperterrita la polemica dei tifosi, delusi dopo l’eliminazione dalla Champions e la pesante sconfitta del “Bentegodi” per mano del Chievo, la società ha deciso di mettersi subito all’opera per risanare la frattura con i tifosi.

Il presidente Claudio Lotito ha sentito di dover scendere in campo in prima persona e così si è recato personalmente da Galliani per concludere la trattativa che ha permesso ad Alessandro Matri di indossare la maglia biancoceleste mentre il deludente Lulic ha  invece imboccato il percorso inverso. La punta centrale serviva come il pane, perchè in quel settore la rosa di Pioli aveva una voragine che andava necessariamente riempita dopo gli infortuni di Klose e Djordjevic ma questa operazione, ha a nostro avviso i suo pro ed i suo contro.

 

Pro

Tassello aggiunto al puzzle nell’ultimo giorno di mercato, Matri era ciò che serviva in questo momento alla Lazio; una boa centrale dal fisico possente in grado di dare profondità alla squadra e di sfruttare i tanti invitanti cross che sicuramente verranno scodellati al centro da Candreva, Kishna e Felipe Anderson. Adesso Pioli avrà davvero l’imbarazzo della scelta nel reparto offensivo, soprattutto quando le sue bocche di fuoco recupereranno una condizione ottimale. Inoltre, la contemporanea partenza di Lulic, protagonista di un avvio di campionato da incubo, ha liberato finalmente un posto a centrocampo che sicuramente verrà riempito da uno tra Morrison e Milinkovic Savic. Anzi, da questo momento entrambi potrebbero trovare più spazio visto che nel ruolo di vice- Biglia sia Cataldi che Onazi non hanno convinto.

 

Contro

L’arrivo dell’ex centravanti di Milan e Juventus, ruberà molto probabilmente a Keita quello spazio che si era riconquistato dopo tanta fatica. Come la prenderà questa volta lo spagnolo che appena poche settimane fa aveva chiesto di essere ceduto perchè si sentiva messo ai margini del nuovo progetto Lazio?A questo va aggiunto che appena Klose e Djordjevic ritorneranno in gruppo, Pioli dovrà risolvere un vero e proprio cubo di Rubik: chi impiegare e chi relegare in panchina? Ci chiediamo se non sarebbe stato meglio intervenire a puntellare la corsia di sinistra dove Radu non ha mai convinto oppure la batteria di centrali, considerato che sia Gentiletti (prestazione da dimenticare contro il Chievo) e Mauricio hanno dimostrato di non poter aspirare ad un posto da titolare ed Hoedt è tutt’oggi una vera e propria incognita. In ogni caso, solo il campo sarà come sempre il giudice insindicabile che dovrà sentenziare dove pende l’asticella dei dubbi.

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