Che qualcosa non andava ce ne eravamo accorti tutti. Le speranze estive di una grande stagione partivano molto da lui, Keita, il ragazzo prodigio predestinato a diventare uno dei top-player europei. Eppure Pioli non sembra amarlo tanto da preferirgli nelle ultime due uscite Felipe Anderson e Lulic nel ruolo di ala sinistra.

A lasciare perplessi non sono tanto le scelte fatte ma le parole di Pioli che hanno lasciato intendere come Keita non sia più una prima scelta. La sensazione è che si stia per aprire un caso che solo l’intelligenza dell’allenatore potrà chiudere.

Savini, procuratore di Keita, è intervenuto ai microfoni di RadioSei per parlare della situazione. Queste le domande poste e le sue risposte:

Terza gara consecutiva vissuta dalla panchina, cosa sta accadendo a Keita? 
Stiamo un pò riflettendo, cerchiamo di capire le motivazioni dell’esclusione. E’ un ragazzo positivo che fa autocritica e sta cercando di impegnarsi al massimo per convincere il mister. E’ ovvio che non fa i salti di gioia…”

Felipe Anderson gli viene preferito per ragioni tattiche? 
” Vado per esclusione. E’ un ragazzo che si allena in maniera professionale, fa una vita sana, la Lazio è molto attenta a questi valori. Quando è in campo dà sempre il massimo… Ma è evidente che non è una prima scelta. In queste partite hanno ruotato tutti lì davanti tranne Keita. L’allenatore fa le sue scelte, forse tecnicamente o tatticamente non lo ritiene un giocatore che lo soddisfa…”

E’ possibile che siano arrivati degli input esterni per valorizzare Felipe Anderson?
” Keita è molto amico di Felipe Anderson, è il primo ad essere contento se riesce ad esprimere il suo potenziale. Il discorso di Keita è che si sono fatti dei programmi e oggi devo rendermi conto che c’è qualcosa che non equivale al progetto. Sono contento per gli altri ma non per il mio giocatore.”

 

Cambiano i progetti? 
“Con la Lazio il dialogo è sempre molto aperto sull’argomento Keita, il rinnovo è in linea con i parametri del club e con le aspettative del giocatore. Si è deciso insieme di non ascoltare le sirene per valorizzare il giocatore, ma stando in panchina non è così. E’ prematuro fare questi discorsi dopo tre partite, ma nel caso perdurasse nei mesi successivi faremo le opportune riflessioni.”


Cosa gli manca a livello tecnico-tattico per convincere il Mister? 
Ho visto tutte le partite, non conosco Pioli e non mi permetto di giudicarlo. Mi sembra che giochi con due esterni che al contrario degli altri anni tagliano molto verso il centro e sono movimenti che fanno meglio altri giocatori per caratteristiche, mentre Keita salta l’uomo e attacca la profondità. Il ragazzo ne è consapevole”

Avete parlato con Tare al riguardo?
” Non ho sentito e cercato nessuno della società, credo sia giusto che questo percorso vada nel modo giusto e se l’allenatore ha fatto delle scelte e portano dei risultati non voglio che la mia telefonata crei malumori, il ragazzo stesso ha detto di non intervenire”
 

Cambia qualcosa nella vostra testa, anche in logica mercato? 
“L’obbiettivo nostro rimane quello di fare una grande stagione con la Lazio e capire quali saranno gli assetti futuri. Questa situazione ti porta a fare delle riflessioni del momento, ma sono dettate da stati d’animo e non sono da considerare. Ma se arriviamo a dicembre con una situaz

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