La Lazio chiude la sua avventura in Germania con la sconfitta per 3-1 contro l’Hannover. I tedeschi, più avanti nella preparazione, hanno avuto la meglio proprio grazie alla migliore condizione atletica. Lo ha confermato anche Marco Parolo che, alla prima gara dall’inizio con la maglia biancoceleste,
ha analizzato il match ai microfoni della radio e della tv ufficiale della squadra capitolina e a quelli dei giornalisti presenti:“Loro erano più avanti nella preparazione rispetto a noi. Per 5/6 era la prima partita, abbiamo sofferto nel primo tempo e alla prima occasione abbiamo preso gol. La squadra ha avuto una reazione, chi è entrato ha fatto bene. Dobbiamo lavorare e mettere minuti nelle gambe. Dobbiamo crescere in fretta perché il 24 abbiamo la prima partita ufficiale”.
Come è inserirsi in corsa in un gruppo così unito?
“Si vede che tutti si aiutano, non ci sono individualità, ma c’è il collettivo. Questo deve essere la nostra forza, dove c’è un grande gruppo arrivano i risultati. Senza gruppo non andiamo da nessuna parte. Noi ci stiamo inserendo in un gruppo collaudato. Adesso sono arrivati altri due compagni. Dobbiamo piano piano mettere tasselli per farci trovare pronti al momento giusto”.
Come stai? Con chi ti trovi meglio?
“Mi trovo bene con Mauri e sono in camera con lui. Siamo un bel gruppo, dove tutti ti accolgono alla grande. Giorno dopo giorno mi sto integrando sia in campo che fuori. Tutti sono importanti e porteranno il loro contributo. Come sto? Sono al 30, 40% sto lavorando per arrivare presto al massimo. Ci manca lo spunto atletico e il ritmo della partita. Oggi abbiamo avuto un avversario che ha basato tutto sul ritmo. Noi non eravamo al loro livello, ma fa parte del percorso di crescita. Impari a soffrire ed è uno stimolo maggiore per tirare fuori dentro di te la voglia di lottare. Di solito partivo con più calma, ma fa parte del nostro gioco. Quando soffri in campo ti rendi conto degli errori per migliorarti ancora. Adesso abbiamo due giorni liberi che ci servono per smaltire i carichi di lavoro di questi dieci giorni”..
Dovete crescere?
“Siamo arrivati da dieci giorni, dobbiamo inserirci nella mentalità che il mister sta trasmettendo alla squadra. Vuole una squadra aggressiva, ma adesso il fisico non ce lo permette. In questo periodo ci vai con la testa, ma non con le gambe. Oggi la differenza di condizione si è vista. Dobbiamo trovare la condizione, siamo all’inizio. Chi è entrato nel secondo tempo ha fatto bene. E’ un gruppo importante. Si lavora l’uno per l’altro, il mister ci vuole uniti e coesi per iniziare il campionato alla grande. Stiamo lavorando per questo. Da mercoledì si riparte ancora di più alla grande”.
La tua posizione in campo?
“Il ruolo di mezzala si addice alle mie caratteristiche. A sinistra o a destra deciderà il mister. C’è tanta concorrenza, ma questo è uno stimolo per dare di più in campo e in allenamento. Il mister vuole movimento da parte di tutti e noi dobbiamo cercare di accontentarlo. Anche oggi siamo andati forte nella ripresa, abbiamo avuto occasioni per pareggiare. Abbiamo dimostrato di avere voglia, dobbiamo lavorare sugli errori. Queste partite servono per analizzare gli errori e risolverli”.
Cataldi, Keita e Tounkara?
“Sono dei giovani di personalità con voglia di dimostrare il loro valore. Mi piacciono e devono prendere spunto dai giocatori più grandi. Stanno facendo bene e sono un valore aggiunto per la squadra. Devono dimostrare giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento e seguire i più grandi. Tanto di cappello a loro che stanno facendo un gran precampionato”.
Stai capendo l’importanza di questa piazza e cosa dovete fare per riconquistare i tifosi?
“I tifosi torneranno allo stadio quando ci saranno i risultati. Quando la squadra dimostrerà di aver intrapreso una certa strada. Stiamo facendo un percorso, la strada è giusta. Noi dobbiamo lottare su ogni pallone, le cose si sistemano, i risultati arrivano e la gente torna allo stadio. I tifosi vogliono vedere i giocatori che danno tutto in campo e se facciamo così la gente ci seguirà”.