Comunque… Io così ⬇️

No, vabbè, ma ditelo che il Bodø era una supercazzola gigantesca perché serviva il filo logico per un monologo di Lotito. Quando ogni tanto ti piantavo lì un “Luis Alberto da lì segnava” e giù a imprecazioni.
No, perché sennò non se spiega, dai.
50 azioni, 50 sfighe piazzate ad arte per testare la pazienza di tutti noi. E, credetemi, Mes amis, se ancora possedete un briciolo di lucidità, è tutto grasso che cola.

Però se vedo TAty piangere, a me il cuore si spezza…

Va bene avere simpatie e voler colpevolizzare l’incolpevole anche a costo di mandare i social avanti a fregnacce che quasi ti fanno rimpiangere l’evergreen “Libera la Lazio“.

Mi mancherà tutto questo. Ve lo dico. Mi mancherà tantissimo.
Da giovedì scorso avevo volutamente silenziato tutte le notizie relative all’Europa League e, di conseguenza, mi ero privata del brivido di leggere i trash-commenti e le vicende che avvengono intorno all’universo Formelliano.

Mes eyeux: Io shocked per il fatto che nel giro di settecento minuti ho cambiato altrettanti stati emotivi. Sono provata. Psicologicamente provata.

Sui social è spaccatura netta: incazzati furibondi Vs ultimi romantici ma, al milionesimo commento cringe, cioè , dico, ma scherziamo?
È pur sempre una quintalata di baraccume gratuita.
E non fa sorridere.

Credo che la partita di ieri sia stata in assoluto una delle più emozionanti degli ultimi 5 anni.
E sì, lo dico anche se non abbiamo visto cotillons e champagne, anche se non c’è stata una semifinale a suggellarne l’epilogo.
Lo rimarco nonostante i calci di rigore non abbiano reso felici schiere di tifosi sui social.

Perché dopotutto, la notte infinita contro il Bodø rappresenta un po’ la veridicità dell’anima laziale. Crederci sempre in barba ai pronostici. Baroni ha fatto tutto quel che doveva e forse tutto quello che ha potuto in una serata infernale. Ha costruito il ribaltone con cattiveria, salvo poi distrarsi sui cambi poco prima dei rigori. Non li ha pensati, non li ha pianificati…. Al secondo tempo supplementare, quel tanto agognato sospiro di sollievo, s’è trasformato in una combinazione del SuperEnalotto.

“You’re my wonderwall” brano degli Oasis, scrive un popolo innamorato che non vede i propri limiti ed ha provato -fino al triplice fischio- a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

LES eyeux ; Resto convinta che Taty sia splendido, uno dei migliori che vediamo passare qui dentro. Senza alcun dubbio, il più coraggioso.

BARONI ha mostrato al pubblico i suoi ragazzi senza sovrastrutture, integri nel bene e nel male.
Era Lazio quando ci strappava un “goooooollllll” random nel bel mezzo della rassegnazione, era Lazio mentre si tirava la zappa sui piedi.
L’avevamo capito tutti che quel c̶a̶z̶z̶o̶ di Bodø (pardon, Mes amis) sarebbe stato di un rognoso che la metà non solo bastava ma avanza pure, come era chiaro quanto fosse labile il confine tra dentro e fuori.
Hanno tirato fuori degli attributi che -forse- nemmeno sapevano di avere.
Combattivi, doloranti ma incredibilmente veri.

E vorrei i salotti televisivi della D’Urso per lacrimare davanti la fine dell’idillio europeo.

Mes eyeux; a Taty auguro che tutti continuino ad apprezzare davvero il ragazzo meraviglioso che è. E a noi laziali auguro più calciatori come lui nell’ universo Formelliano.

L’ha sbagliato pure MessiTAty escúchame por favor, l’ha sbagliato pure Messi …..e molto più pesante.

Il gol de tacco chicchetta da cineteca! Vette che solo LUIS Alberto poteva sfiorare.

In conclusione
Da oggi, Mes amis, tutti ad incrociare le dita affinché il tempo non sia una ciofeca per Pasquetta….. Che si salvino almeno le braciate!

Baci baci, Xoxo 💋

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