ROVELLA ha preso trentordici giornate, gioco violento, rissa aggravata, reato colposo, lesioni aggravate, mezzo codice sportivo e questo ha preso il giallo? ⬇️ Ok!

Che disagio provo quando parto con tanto ottimismo, ma ho paura a dirlo perché le ultime 450 volte la Lazio in Europa League sminchiava tutto dopo 2 partire.
Citofonare Midtjylland per la conferma e gradirei non rispondessero.

Avevo paura ad esultare per il sorteggio che c’aveva messo davanti il Viktoria Plzen e ne parlavo con la stessa paura che ho di pestare una pupù sul marciapiede col tacco 13.
(Citofonare Midtjylland, ancora)

Adesso però penso…
Dai, quantomeno è stata la prima volta dopo anni che -in Europa League- la Lazio non c’ha peculato malamente.
È la prima volta dopo anni, che li ho visti giocare come se davvero ne fosse andata di mezzo la salvezza dell’intero genere umano.
È la prima volta, dopo anni, che il torneo internazionale viene preso con attenzione e dovizia di particolari, non trattato che nemmeno il torneo calcetto della litoranea Ostia-Anzio.

Urlo liberatorio e non il classico pollaio con annesse lagne sui social, oh!
Oggi sono tutti pucciosi e cauccetti
Per una volta, absolute, l’Europa League sta generando pathos!

No, ma che figata è ROMAGNOLI? Tutto show e zero bestemmioni, eh?!
Cioè, ma VI PREGO. Ma amiamolo incondizionatamente.
È un mio must have; alcuni giocatori mi entrano nel cuore e poi è difficilissimo farli uscire.
Io a ‘sta storia del cuore d delle emozioni ci credo davvero. Se dovessimo andare avanti solo a statistiche/ tabellini dovremmo dedurne che il calcio è matematica.
Ma le emozioni sono importanti, la ciliegina su una torta. Chiedetelo ad Alessio oggi. E, m̶i̶n̶c̶h̶i̶a̶ se non ha raggiunto il cuore un sacco di gente.

Adesso finalmente possiamo archiviare il Viktoria Plzen, quantomeno come una cosa da dimenticare dopo i magheggi e la squalifica di ROVELLA.

È stato un mezzo martirio, mo’ ve l’ho detto, ma qualcuno molto più saggio di me disse: “non è importante la meta, goditi il viaggio”.
Ed il viaggio sarà tortuoso, riserverà attimi di trash, di abissali disagi e, spero, regalerà gioia gaudio a tre regni.

Detto questo, sapete cosa temo?
Temo il cliché Formelliano per eccellenza, senza che nulla possa salvarci dal cringe spinto . Ecco, ve prego, distinguetevi, #nunmollatemaiiiiii.
Capisco che ci sia un po’ di ansia e che ogni tanto la Lazio tira fuori cose lontane anni luce dal gusto di noi comuni mortali.
Ma, che vi devo dire ragazzi miei, io sono già in modalità #Love. ❤️

Perchè voglio specificare: se già tendiamo ad essere negativi eccetera eccetera, dobbiamo ricordare che le cose belle nessuno te le regala.
Nulla che merita di essere ricordato accade in un giorno.
Ed è implicito dal momento in cui firmano il contratto. Capite?
Che roba stupenda è quando ti aspetti il palo, quando già te lo vedi proprio stampato in prima pagina e la sorte, au contraire, ti sorprende?

E se BARONI ha finito col rivelarsi una delle sorprese migliori, è proprio perché abbiamo visto una roba intensa e per nulla scontata.
La Lazio è un tormento ingestibile e penso ci sia, ora, il relax dopo lo stillicidio.
Bastava solo aspettare.
E penso che aspettare sia stata una delle cose più bella che potessimo fare qua.
Non sono riusciti a sfinirmi con i battibecchi NOIOSI e INUTILI su Facebook. Non sono riusciti a rendermi insofferente, né a mettere in discussione l’appeal dei biancocelesti nell’Europa e non trovo terribilmente difficile commentare.
Anzi, lo trovo stimolante.
Gli dedicherei una puntata speciale di Superquark scritta e diretta da ME MEDESIMA. (Why not?)

E da qui è tutto, restituisco la linea allo studio.
Ciao cia’ e appuntamento a Bodø.

Quarti di finale vs Bodø Glimt di cui sentivo la necessità

Grazie per non avermi ridotta ad avere paura dell’ imbarazzo di un simil-Mdtjylland.
Aspetto e, piacevolmente, mi arrendo all’attesa.

Baci baci, Xoxo 💋

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