Vorrei NON parlare della poraccitudine di alcune cose che ho letto sul web, di alcune cose che gli strilloni “strillano“.
Reali o presunte c̶a̶g̶a̶t̶e̶ & affini su chi lo vorrebbe ritirato a vita privata.

La questione legata IVAN PROVEDEL non poteva avere altro epilogo se non quello che lo portava dritto dritto al “pollaio social”.
E lo avevo capito da mo’.
Da settembre pressappoco.

Ve lo dico; io davvero riesco a concepire quel tracotante disagio che ho letto sul web. Non è concepibile, giuro.

Chiariamoci, stra-amo PROVEDEL -indistintamente proprio- sono in balia delle emozioni e ho zero obiettività.

Dopo mesi di indiscrezioni, ho letto qualcosa di sensato sul portiere biancoceleste, problemi familiari… Cose che influiscono e succedono.
Ho pensato, allora, che ogni tanto dovrei sentirmi una stronza. E, forse, in parecchi dovrebbero sentirsi così.
Ecco mo’ v’ho detto.

Sicuramente ha avuto le sue colpe per alcune parate da mozzarellaro (pochissime, raga’) e magari avrà pure un taglio di capelli che non sta benissimo su quella testa meravigliosamente simmetrica.
Ok, sua sicuramente qualche responsabilità, però massacrarlo scientemente sui social VI PREGO anche meno, bella gente.
Va bene esprimere dissenso, altresì certe levate CRINGE mi fanno pensare che forse qualcuno dovrebbe smetterla di sbattersi per sputtanarlo clamorosamente.
Per visibilità o per like fa lo stesso.
Una meravigliosa levata di anime cringianti che, ovviamente, non condivido.

Mes eyeux; quello del portiere è un mestiere ingrato. Diciamocelo una volta per tutte!
Se vinci non ti si fila nemmeno un paguro e se perdi se la prendono tutti con te.

L’unico universo conosciuto (per me) è Provedel.
Lo so come funziona; idolatrano gli “strilloni” e perculano i pochi sani sul carrozzone, sottolineando ogni volta quanto tu sia inopportuna.

È che sono fatta così; certi giocatori mi entrano nel cuore ed è difficile farli uscire.
Perché poi alla fine, i grandi amori nascono quando lo vedi la prima volta e pensi –e mo’ chi è ‘sto stronzo?-. (Ghigno e rido)

Mes amis: E poi niente, c’è che a forza di fargli terra bruciata attorno, finirà per gettare mestamente la spugna di fronte a quella massa di tracotante trash.
È già successo, storia recente, che lo vogliate ammettere o no.

Paradossalmente nell’universo Formelliano dove le cose funzionano al contrario rispetto alla realtà, definire IVAN-ONE “poco spettacolare” sarebbe come una bestemmia urlata in chiesa.
Un calciatore che non lascerà –forse– il segno nella storia biancoceleste, ma nel mio cuoricino di pietra lo ha lasciato già contro l’Atletico…. Do You Remember?

Uno dei migliori portieri in circolazione con un momento personale infelice. E tanti padri che magari stanno leggendo, forse potranno capirlo.
STOP.
La Lazio in cerca di scommesse a due soldi bussò alla sua porta e di SARRI fu l’indiscutibile merito di aver capito che questo sconosciuto aveva un quid in più.
E quello o ce l’hai o non ce l’hai.
Un top player in attesa di una spolverata.
È stata la scelta meno ‘facile’ o quantomeno quella più ‘impopolare’ dal momento che, a livello di gradimento, erano altre le ipotesi che godevano di maggior sostegno.
Quando poi la stampa ti indirizza verso una preferenza iniziale – KEPA-CARNESECCHI-VICARIO– rimangono le preferenze fino all’ultimo e qualunque cosa accade nel mezzo freganamazza.

Ma, guardando al passato, è andata di lusso. Meditate , Mes amis, ci siamo sciroppati gente che dopo un annetto buono ha poi pascolato per Formello.
Ricordatevi sempre questa storia non banale.

Finale alla bell’e meglio?
Al netto delle varie sceneggiate a cui abbiamo assistito, beh, sappiate che è ora di smetterla con queste stronzate.
E Santiddio!

Ora non ci resta che sederci senza far rumore e aspettare che inizino a saltare i nervi.

Baci baci, Xoxo 💋

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