Comincio col dire che ogniqualvolta la Lazio sfida l’Atalanta non sono mai 90 minuti buttati alle ortiche, anzi, ne vediamo di tutti i colori.
Saranno anni che non è più una semplice partita in calendario, soprattutto da quando ci si mise di mezzo una Coppa Italia che alla Dea non è andò giù.
‘A mano de Bastos… ‘na Coppa ‘n faccia anche a Zio Gasp.
È sicuramente quella partita che ti ricordi anche dopo aver dimenticato tutte le altre.
BARONI è nel pieno mood campionato/Europa, qua non si guarda più in faccia nessuno e mica possiamo stare a pensare continuamente all’Inter! E suvvia!
Cioè, in realtà devo ammettere, nonostante la ciofeca zero tempismo e mai ‘na gioia….’sto ritornello non dobbiamo portarcelo dietro e tramandarlo per generazioni come Grey’s Anatomy alla quarantesima stagione.
Con questa convinzione non riesco a dare nulla per scontato.. Perché quando in campo ci sono Atalanta e Lazio, allora già sai che potrebbe succedere di tutto.
Allora non mi limito mestamente a scrollare le spalle.
E chi lo fa forse ha torto ed io forse ho ragione.
Tutti quelli gratuitamente prevenuti, gentilmente possono anche smettere di leggermi. Perché il coraggio di Baroni di accollarsi il fardello lo amo alla follia.
Dovrà alzare il tiro e mettere una pezza laddove c’è stato uno strappo. Sorry Jovanotti ho violato 600 copyright.
Ho cancellato 3 righe di pura frustrazione post Natale e post reflusso gastroesofageo.
Comunque domani la questione sarà molto interessante, pure se mi dovrò puppare di nuovo il reflusso gastroesofageo.
Come mangiare al McDonald’s mezz’ora dopo il pranzo del 25
Io spero, Mes amis, di non essere noi ad accendere la speranza di Gasperini di svegliarsi una mattina di maggio con lo Scudetto sul comodino.
Ripulire un po’ di “ce l’ho solo io” come l’acqua micellare fa col mascara.
A buon intenditor….
Baci baci, Xoxo 💋