Dopo quel macigno colossale contro la Juventus, spero non abbiano intenzione di tirarla troppo per le lunghe.
No perchè, io sabato, mi sono già annoiata abbastanza e non vorrei continuare a ripetermi fin quando il riscaldamento globale non c’avrà uccisi tutti!
Una partita che c’ha trascinati inesorabilmente nel piattume.
Juve e trequarti di emicrania, mes amis.
Ma oggi sono satura di ottimismo viscerale e vorrei scostarmi un pochino da quello che è stato lo schema classico sui social tra VAR/ARBITRI…
Momento di emozioni furibonde; capitolo chiuso.
Io dopo #JuventusLazio che aspetto Gilardino e i suoi⬇️
La Lazio per inseguire la zona Champions. Il Genoa per rialzarsi e uscire dalla zona retrocessione.
Sono questi i temi principali del match che si giocherà allo stadio Olimpico, domani, valido per la nona giornata di Serie A. Due squadre, dunque, in cerca di punti per obiettivi estremamente diversi.
Archiviamo l’Europa League e pensiamo al campionato.
E dovrebbe avere tutti gli ingredienti che servono:
Il dualismo tra Europa e Serie A, la voglia di riscatto delineata sin da subito rispetto alla passata stagione e i nuovi arrivati pronti a sgomitare come gli ultimi affamati di visibilità.
Tutto ad uso “spint-ONE morale”
Così fuori dai canoni, insomma.
Inedito, stra-inedito che, come già detto, la fregatura sul finale non me l’aspetto.
Cioè, voglio dire, io non credo di essere limitata e non credo di aver bisogno di occhiali se ammetto di confidare nel coefficiente tecnico biancoceleste.
In quelle robe meravigliose che spesso accadono, tipo un gollazzo di Taty, una parata di Provedel, una galoppata di Nuno …..vari e affini.
No ho mezzo motivo reale e concreto per non sentirmela calda. Zero.
Marco Baroni, dovrebbe scendere in campo con il 4-2-3-1. A guidare l’attacco Castellanos con Mattia Zaccagni, Dia e Isaksen liberi di agire alle sue spalle, sulla linea dei trequartisti. In mezzo al campo spazio alla mia ship del ❤️; Guendouzi e Nicolò Rovella.
Il ritorno di TAVARES già mi strappa uno smile, ma ancora di più rivedere PROVEDEL. (MANDAS te voglio tanto bene, ma -por mi- Ivan è Ivan).
Il mister dovrà fare a meno di Romagnoli squalificato e di Lazzari infortunato
Ma si sa, il calcio è strano. Si sa. Spesso ti fa perdere ogni contatto con la realtà.
Tutto è ancora in gioco, l’obiettivo è quello di rimanerci in il più possibile.
Tutto il resto sarebbe solo un escamotage, peraltro usato già e, dunque, mi aspetto la stessa creatività vista finora.
Almeno per allungare il brodo.
Da Torino, la Lazio s’è portata dietro polemiche e le baracconate più selvagge. Il Fabiani più selvaggio.
La verità vera è che, comunque sia andata, Fabiani riesce spesso ad annichilirmi a prescindere da tutto.
[N.d.R. e ghigno e rido]
Con le questioni extracalcistiche, però, anche basta.
E, siccome questo caldo mi sta rintanando nello s̶c̶o̶g̶l̶i̶o̶n̶a̶m̶e̶n̶t̶o̶, ho bisogno di un barlume di lucidità per evitare di limare gli incisivi sul tavolo.
Ok che il calcio è sport, ma è anche uno spettacolo televisivo.
Che lo si voglia ammettere o meno.
Senza troppe menate, la Serie A non è il torneo Birra Moretti della litoranea Ostia-Anzio, triangolare con Ardea.
Eh sì , anche io ho un cuore che batte!
Soprattutto se ripenso ad un giovane de belle speranze…. quello là….me pare se chiami PEDRO….che il cuore me lo ha fatto vibrare ….
Baci baci, Xoxo 💋