Bisogna essere onesti, questa stagione è un caos, chi ce capisce è bravo ed io non lo sono.
Giudizio pulito, inesorabile.
Innanzitutto troppe, troppe, ma proprio troppe partite talmente nonsense che “no, boh, va beh” e, soprattutto, troppe troppe critiche. Se vi becco uno per uno, vi mando Muriqi a casa. E ho detto tutto.
La squadra non BASTA E NON AVANZA.
E basta quando vince, non avanza se parliamo di trenta calciatori in scadenza.
E quando qualcosa non funziona malgrado Sarri a me molto gradito (LOVE YOU MAU), è oggettivamente un flop societario.
Ma lo sarebbe stato forse un po’ meno con un acquisto “bono” a gennaio e non col tesseramento di Kamenovic, almeno avrebbe evitato l’effetto reflusso gastroesofageo.
Figuriamoci poi se l’unico Cabral de gennaio non ingrana proprio.
La partita contro il Torino di sabato sera fosse stata almeno spettacolare!
Su 90 minuti ce ne sono stati 5 che non ci hanno fatto venire l’abbiocco. Il resto era un’inutile sequela di passaggi infiniti senza finalizzazione alcuna.
E, trattandosi di un match fondamentale per la classifica, è FOLLIA.
La Lazio non aveva ritmo, mancava la capacità di sfruttare crudelmente le dinamiche più invitanti.
Sembrava che ce stavano a fa ‘n favore e che manco riusciva bene.
Ma non ho il barbaro coraggio di sfottere nessuno, eh.
LUIZ FELIPE PERCHÉ SEI TU LUIZ?
Tra tutti i numerosi problemi di questa stagione, per quanto mi riguarda i più gravi sono due: il mancato mercato e le scadenze.
Aspettavo il ritorno di Luiz Felipe come aspettavo “Barbie Fiori di Pesco” al mio compleanno quando ero bambina.
Non che Patric mi dispiacesse, anzi, ma con il calo di Acerbi pretendevo qualcuno più cinico al timone della difesa.
Ma sentire i fischi per RAMOS, delusione incredibile è stata, a ‘sto giro.
Ricordavo un calciatore lontano dalla perfezione e forse lontano dalle preferenze del popolo biancoceleste, quello che ho visto sabato all’Olimpico però, non è che una versione appannata del fu Stefan De Vrij, ahimé.
Al 42′ di Lazio-Torino, Sarri è stato costretto una sostituzione a causa di un infortunio di Patric. Al suo posto è entrato Luiz Felipe. Sommerso dai fischi.
È stato invece applaudito Gabarron che -dopo anni- ha ricevuto il sostegno dei sostenitori laziali.
THE WIND OF CHANGE…. Come cambiano le cose, non so cosa sia reale e cosa no.
Un’inversione di tendenza rispetto alla normalità.
In primis perché le preferenze si esprimono eccome e non nessuno si impegna manco troppo a nasconderle.
Come faccio io CHE STRA-AMO LUIZ FELIPE.
In secondo luogo, tutto è legato alla condizione contrattuale.
È palese che sia un bersaglio facile, che era è un ragazzino senza carriera alle spalle che, calcisticamente, deve tutto alla Lazio. Qui però bisogna ricordare che in scadenza lo sono un po’ tutti e non solo Ramos “il figlio della serva”.
Sta di fatto che di imparzialità ce n’è ben poca, quindi un’opinione in più o in meno che volete cambi mentre vi abboffate alle scampagnate di Pasquetta?
In realtà credo che di spontaneo siano rimaste solamente le scansabili perculate, tutto il resto è la trama di un copione scritto dalla società e scritto pure male.
Simplemente, Xoxo.