Oggi 16 ottobre alle 18,00 si gioca Lazio-Inter, partita valida per l’ottava giornata di Serie A: Maurizio Sarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa di vigilia tornando sul k.o di Bologna:
“In queste due settimane fino a ieri ci siamo allenati a ranghi ridotti, è difficile fare questa analisi con 12-13 giocatori. Tutti i mesi facciamo sette partite in 20 giorni e poi i giocatori vanno in nazionale. Si allenano più con i rispettivi C.T. che con me. Non è più calcio questo, è uno show, in cui tutti i partecipanti cercano di spremere gli appassionati per fare soldi. Questo calcio non mi appartiene. Comunque domani mi aspetto una reazione dagli uomini, più che dai giocatori. A Bologna non lo siamo stati, siamo stati superficiali, i gol sono arrivati da situazioni imbarazzanti”.
Sull’impiego di Radu: “Fino a poco tempo fa non mi ha dato la sensazione di essere in condizione. Lui stesso mi ha detto che dopo il Covid aveva difficoltà a recuperare. Negli ultimi dieci giorni invece l’ho visto in netta crescita e penso che in questo ciclo di partite sarà dentro anche lui”.
Sulla partita: “Ci sono tre punti in palio. Non è una partita spartiacque in questo momento della stagione. La Lazio ha fatto una scelta di rottura, è palesemente un anno di transizione e di costruzione. L’importante è gettare le basi: il primo obiettivo nostro non è giocare un calcio spettacolare, ma trovare solidità. Poi penseremo a divertirci, è presto per parlare di obiettivi, dobbiamo crescere e abbiamo tanti margini per farlo. Dopo le nazionali ho sempre un certo timore: ti arrivano giocatori che si sono allenati in otto- nove maniere diverse. Staccare la spina, tornare e riattaccarla non è così semplice come sembra dall’esterno. Ma siccome c’è questo rischio, meglio giocare con l’Inter che con una squadra meno blasonata”.
Sulle condizioni di Immobile: “Da un paio di giorni si allena con noi, sta abbastanza bene. Gli ha fatto bene rimanere fermo”.
Ad Appiano Gentile ha parlato il grande ex giocatore e allenatore biancoceleste Simone Inzaghi:
“La Lazio ha fatto ottime partite nel derby e in Europa League in casa con ottime qualità e un allenatore molto bravo a organizzare le sue squadre. Ha perso l’ultima gara e perciò sarà arrabbiata, con tantissima voglia di fare bene. Normale che non sia una gara come le altre per me. E’ un ritorno a casa, una casa dove ho vissuto per 22 anni e perciò sarà una grandissima emozione rivedere i ragazzi che mi hanno sempre dato tutto.
Rivedere quelle persone dietro le quinte che sono state speciali con me. Rivedere i tifosi biancocelesti: abbiamo gioito e sofferto insieme, raggiungendo grandissimi traguardi. Fischi o applausi fanno parte del mestiere, accetterò qualsiasi cosa, sanno comunque che per loro ho sempre dato tutto”.
“Si è sentito e letto di tutto. Lotito e Tare sono stati molto importanti per me, grazie a loro ho iniziato ad allenare, ho avuto una grande possibilità con la Lazio e per questo non finirò mai di ringraziarli, sapendo che ci siamo integrati bene a vicenda”.