La storia di Felipe Caicedo alla Lazio si è conclusa dopo quattro anni e una comprensibile tristezza reciproca per questo addio, frutto dei gol altamente emozionali realizzati dalla pantera allo scadere, e del grande amore con cui il tifo laziale ha ricambiato il giocatore.

Proprio Felipe Caicedo si è concesso oggi in una rapida intervista su Radiosei:

"Rivivere i gol che ho fatto con la maglia della Lazio e ripensare a questa grande avventura mi mette i brividi. Ho vissuto dei momenti bellissimi, ho ricordi straordinari che resteranno sempre nel mio cuore. Il gol a tempo scaduto che mi è rimasto più nel cuore? Sono stati tutti emozionanti, ma quello in cui ho più goduto è quello al 98′ con il Cagliari. Significava tanto per me e per la squadra che stava inanellando una serie di vittorie incredibili che ci hanno proiettato in cima al campionato con la Juventus".

"Mi piace stare vicino ai tifosi tramite i social, mi piace rispondere alle dimostrazioni di affetto, deve esserci anche per rispetto. E’ il minimo che si meritano, mi hanno dato una spinta in più. La zona Cesarini la conoscevo, mi sono informato e sono felice di averla superata. Io amato come Immobile? So che c’è tanto affetto nei miei confronti, me l’hanno sempre dimostrato dal ritiro a Roma, piano piano me ne renderò conto. Le emozioni e i brividi verranno sempre di più, non posso che ringraziare.  La Lazio è stata mia avventura più importante, sentire l’amore dei tifosi è qualcosa di inspiegabile. Essere all’altezza di Ciro è una vittoria importante, lui ha fatto la storia vera della Lazio".

"La canzone di Coez (amami o faccio un casino) riadattata per me? Non la conoscevo, poi l’ho scoperta ed è rimasta la mia canzone ufficiale (ride, ndr). Mia moglie, la mia famiglia sono a casa a Roma. E’ la nostra seconda casa, anche lei sui social ringrazia tutti i tifosi. Siamo felici di questo".

"Senza la pandemia sarebbe stato scudetto? Non secondo me, secondo tutti. Il Covid ci ha colpito nel nostro miglior momento. Eravamo affamati, in fiducia, nessuno c’ha creduto più di noi. Poi è successo quello che sappiamo, ma senza pandemia avremmo vinto lo scudetto. Zona Cesarini o zona Caicedo? Mi sono informato, poi mi hanno detto che l’ho superato. Non posso che ringraziare i compagni perché il merito è tutto loro”.

“Volevo ringraziare tutti i tifosi per l’affetto di tutti questi anni, mi avete sempre sostenuto. Vi ringrazio di cuore e vi saluto per aver sostenuto me e la mia famiglia. Amami o faccio un Caicedo per sempre!”.

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