Inizio col dire che Copenaghen è una bellissima città… Spoiler Alert: oggi mi sono svegliata pensando a Denis Vavro
Eh sì, in questa afa/temporalesca allucinante. 
E se qualcuno storse il naso per i 20 milioni spesi per Vedat Muriqi, io vorrei porre l’accento sui 12  prestati all’Huesca. Almeno per adesso. Almeno per sfamare il nostro sadico scetticismo. 
Permettetemi di alzare il "caso strano" del difensore più pagato nell’era Lotito che faceva la riserva, riserva bistrattata visto che Inzaghi preferì riadattare la qualunque pur di non trovarselo davanti. 
Potrebbe sembrare una mia impressione personale, eppure non lo è. 
“Vedremo come si evolverà la situazione, la Lazio sta cambiando allenatore. Inzaghi non mi voleva, per questo me ne sono andato".
Cit. Denis Vavro. 
L’esborso economico, come si supponeva, ha lasciato strascichi. 
Con tutta la buona volontà, forse dovremmo gentilmente farci i ca*#i nostri, però il pensiero di Vavrone mi tormenta. 
Sono satura di proclama che parlano di "belle speranze", su rivincite e rinascite di gente presa a caso per poi dimenticarla in panchina spiattellando una PUBALGIA sul certificato medico. 
Nemmeno con tutto l’impegno del mondo, alcuni, possono diventare titolari? 
-Pe’ essere ‘na bella scarpa, devi essere stata prima ‘na bella ciavatta-, diceva mia nonna.
E allora perché lamentarsi degli arrivi di Vavro & Co, dovremmo solamente prenderne le distanze senza troppe elucubrazioni mentali .
Procediamo però con ordine che su Denis ce ne son ben donde. 
Recap: C’era una volta….
La Lazio è stata in allarme con la difesa ridotta praticamente ad un colabrodo. Radu fermo ai box e pure Luiz Felipe, Wesley Hoedt ca va sans dire. 
Insomma, in tutto questo caos, Marco Parolo "già me manchi", fu dirottato improvvisamente al centro della retroguardia.
Non so se mi spiego!
Denis Vavro era stato bannato da ogni qualsivoglia formazione titolare. 
Acquistato per ben 12 milioni, o giù di lì, di fatto è il difensore più pagato da Lotito, era un riempitivo e nulla di più.
Il primo anno si può scontare a tutti, ricordiamo Luis Alberto-Caicedo e speriamo valga la regola anche per Vedat Muriqi.
Non è facile la Serie A per uno che non la conosce.
Ok, il primo anno è una parentesi e, proprio per questo motivo, in molti confidavamo nella "svolta di Vavro". 
Dopo Auronzo di Cadore però, Denis era scomparso dai radar. Pubalgia? 
VAVRO SCRITTO IN SPAGNOLO 
Durante la sessione invernale di calciomercato, l’Huesca, aveva potuto contare su un solo rinforzo e la scelta cadde su Denis Vavro.
Il pubblico non prese bene l’affaire e non sostenne la decisione del club, ma con il tempo qualcosa cambiò. 
Il giocatore, infatti, acquistò consensi. 
Ottenne sempre più spazio in virtù degli infortuni di Gastón Silva e Pablo Insua. Il tecnico Pacheta gli aveva trovato la giusta sistemazione all’interno del suo scacchiere facendolo diventare uno tra le colonne della squadra.
L’Huesca, però, ha salutato la Liga Spagnola, dopo un girone di ritorno che aveva lasciato presagire la salvezza, il club iberico è scivolato in Segunda Division. 
A questo punto il futuro di Vavro è nella Capitale, almeno fin quando non verrà compreso il suo destino. Così è se vi pare.
Al che… Ci sta bene solo un "mah".
Non aveva convinto anche se la società aveva deciso di accordargli fiducia, forse per non perdere la faccia davanti ad una costosissima cantonata. 
Poi era stato schiaffato fuori dalla lista UEFA, al centro di una situazione davvero particolare. Prima la pubalgia, poi difficoltà con la lingua italiana, mai i preso in considerazione da Simone Inzaghi,con la Slovacchia era titolarissimo e poi piaciuto in Spagna. Machedavero?
La Lazio gli concederà una seconda chance, o proverà l’ennesimo piazzamento altrove per due spicci? 
Con tutta la buona volontà, è anche lecito ci cali la palpebra prima di trovare una risposta…..
"Sto bene, sono solo un po’ stanco dopo l’allenamento di oggi, che è stato molto intenso ma va bene così. Adesso continuiamo a lavorare per poi concentrarci sulle partite che verranno. Gli anni precedenti in ritiro sono stati difficili, visto che avevo nelle gambe pochi allenamenti. Ora invece mi trovo bene e con Sarri stiamo lavorando molto con il pallone, come piace a me". Cit. Vavro from Auronzo 
Simplemente, Xoxo.
 
 

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