Io nasco in Piazza della Libertà, 
tu a Corropoli lontano, 
lontano, 
ma t’attribuisci il retaggio di “romano”.
Mi prendi pure in giro chiamandomi “burino”,
faccio spallucce e bevo un calice de vino.
Certo, il laziale andava allo stadio col trattore, 
ma ricorda che il trattore costava caro 
e il romanista c’annava cor somaro.
Io nato da una passione, 
tu da ‘na fusione!
Mi perculavi dicendo che facevo il derby col Frosinone e sai che c’è? 
In fondo c’hai ragione e te spiego pure perchè: 
Frosinone è nel Lazio, mica in Abbruzzo!
Tu che mi rinfacci i momenti bui nella mia storia: 
il calcioscommesse, i giocatori portati in galera.
Ma nel tuo passato che porti? 
Il derby è ‘na festa e non rivango antichi ricordi,
ma ce ne hai aiosa de torti.
Nella nostra esistenza centenaria è vero, 
qualcuno passò per la galera, 
ma v’alzammo in faccia la Coppa quella sera.
Come spesso lo si racconta vincere è quello che conta 
e mentre noi entravamo nella storia, 
te mogio non mettevi er naso fuori da Trigoria! 
Nulla si dica, 
in nessun villaggio, 
i fatti che contano successero il 26 de maggio!
Tu che ogni agosto eri campione e poi te ritrovavi a febbraio co’ la faccia scura del “pupone”.
Che sia in campo o sia in tribuna, 
l’espressione de chi s’azzitta è solo una. 
Te credi grande come nessuno
e ne hai portati a casa de 7 a 1. 
Pure “er 71”!
Hai sperato in Champions e nei tempi belli, 
non hai alzato al cielo nulla, 
manco un porta ombrelli.
Romanista te che non hai niente in mano, 
mi parli ancora del “gabbedano”.
Magari Derby ne hai vinti anche di più, 
ma io c’ho scritto “26 maggio” sul petto 
e ne vanto l’immortale rispetto!
Io parlo perché posso,
tu ci chiami “burini”, 
unico appiglio giallorosso.
Me dici che penso solo al 26 maggio e ti rinfaccio il passato,
però al gol de Turone sei rimasto aggrappato!
A proposito di centenario…
Quand’è il tuo anniversario?
Io 9 gennaio Piazza della Libertà, 
la tua data di nascita … mah …
Io il primo della Capitale,
per te l’eterna presa a male. 
Io de Coppe ho vinto quelle vere, 
te da 13 anni campi col ricordo “delle Fiere”.
Ma alla fine che ne sai?
Alza al cielo quel bonsai!
La mia storia racconta un’ideologia e ‘na passione, 
te neanche saresti nato senza quella fusione.
Che poi ricorda accadde quel dì, 
sei pure nato in B!
Io con la mia lazialità che,
giuro, 
è la cosa migliore che ci sta!
Io padrone di questa città e fu la storia a darmi questo onore, 
quello del 9 gennaio 121 anni fa.
L’AQUILA È ROMA CO’ TUTTI I SUOI EREDI.
Che c’è? Non me credi?
-Quant’è bello esse Laziali, me vojo ‘mbriaca’
all’altri c’è rimasto, solo che da rosica’
non ce n’è più pe nessuno, co sta Lazio mia
che quando gioca è come na poesia
La Lazio mia, la Lazio mia,
in cima al mondo c’è la Lazio mia
Quant’è bello esse Laziali, Laziali come noi
cor core e con i brividi, ce stamo solo noi
Quando c’è la Lazio inchinate,
perché passamo noi
Noi semo della Lazio e tu ‘ndo vai!-

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