Continua l’attacco mediatico alla Lazio, al presidente ed i suoi tifosi. Attacchi insensati il più delle volte, ma la gente non ci sta e si difende.
L’ultimo dito puntato, ha passato il senno mostrando realmente la cattiva fede da parte dei “giornalai” e pennivendoli di turno.
A Bologna cori fascisti durante la lettura del “Diario di Anna Frank”? Assolutamente pura invenzione atta a danneggiare pesantemente la Lazio.
Tra quotidiani e telegiornali chiunque ha potuto ha detto la sua, mentre noi diciamo “basta”.
E’ ora che il tifoso si difenda e se le telecamere ci hanno “incastrato”, adesso le “telecamere” ci difendono.
Nessun video è stato testimone dei presunti cori fascisti intonati durante il minuto di silenzio, anche perché ricordiamo che gli unici a cantarsela durante i sessanta secondi di rispetto richiesti sono stati i giallorossi, tanto da indignare il loro ds Monchi. Ma anche questo passa in cavalleria, perche’ sotto le giacche i “giornalisti” presunti, indossano una maglia e tutti ne conosciamo i colori.
I laziali però non ci stanno e l’accusa piovuta addosso al settore ospiti del Dall’Ara, è stata confutata. Ad un’ingiustizia si mette silenzio con la verità ed ecco che sui social ha cominciato a girare un video a testimonianza “non interpretabile” di ciò che è successo davvero a Bologna.
Durante la lettura del Diario di Anna Frank, un fischio, proveniente da dove non è chiaro, ma di un solo fischio si parla, ha interrotto il silenzio. Prontamente però è stato coperto dagli applausi dei tifosi biancocelesti per coprirlo ed isolarlo.
Dunque, quali e dove sono i cori fascisti? Che qualcuno ce lo spieghi.
Se questa spiegazione non ci fosse, allora è il caso che i “giornalisti” la smettano con questi attacchi preparati ad arte per destabilizzare l’ambiente laziale.
Intanto la gang di Inzaghi continua a volare, perche’ è molto più forte di loro: pennivendoli vi è andata male stavolta!